I protestati, nonché i cattivi pagatori, sono in una scomoda, per non dire scomodissima, posizione verso il mercato del credito, anche se oggigiorno anche questo problema può essere aggirato in quanto diverse finanziarie hanno aperto i propri battenti ai protestati, questo per far girare denaro in un settore che languisce ormai da diversi anni e deve necessariamente risorgere per il bene non solo del Paese ma anche di chi ci lavora che grazie al mercato dei prestiti genericamente parlando porta i ‘soldi a casa’.
Per questa ragione oggi anche i protestati e i cattivi pagatori possono vantare l’accesso al credito e quindi ai prestiti rispettando però determinate condizioni che in questa guida esamineremo.
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Condizioni necessarie per prestiti per protestati senza cessione del quinto
Se si è protestati non si gode naturalmente di buona fama verso le banche e gli istituti di credito in generale, tuttavia vi sono alcuni istituti in Italia che concedono prestiti anche ai protestati e ai cattivi pagatori, per lo più con al tecnica della cessione del quinto, questo perché possono contare su un’entrata sicura mensile per poter saldare il prestito nei tempi stabiliti.
Senza cessione del quinto la rosa delle opzioni naturalmente si assottiglia, ma anche in questo caso non si deve disperare perché sempre più società reclamizzano ormai prestiti per protestati e cattivi pagatori, naturalmente a tassi di interesse non ottimali e per cifre non altissime, ma vista la situazione è una vera e propria manna dal cielo a cui rivolgersi se si è nella condizione di avere urgente bisogno di liquidità e si posseggono pochi risparmi.
Per poter ottenere dei prestiti personali essendo protestati occorrono due cose fondamentali se non tre se non si posseggono le prime 2:
1) Avere un lavoro a tempo determinato o indeterminato
2) Poter contare su un tfr a garanzia del prestito
3 Disporre di un garante
L’avere un lavoro a tempo anche determinato è la condizione ottimale per ricevere denaro in prestito anche se si è protestati, questo perché le società eroganti possono stare sicure che si ha un’entrata fissa e poter rivalersi, in caso di non pagamento delle rate, sul tfr accumulato dal lavoratore che naturalmente dovrà coprire se non del tutto la quasi totalità del prestito richiesto.
Diversi istituti se si hanno queste condizioni arrivano a erogare una cifra stratosferica di 60000 euro che pur non essendo altissima può essere molto utile per diverse cose, come comprare una casa in periferia, o avviare una nuova attività provvedendo all’affitto del locale e ai mezzi necessari per lo start up. Si tratta di una novità da prendere seriamente in considerazione se si vuole dare una svolta alla propria vita o raddrizzare un periodo non idilliaco.
Prestiti per protestati senza cessione del quinto: il garante
Se non si ha un contratto di lavoro, o si è lavoratori autonomi, per poter ottenere il prestito occorre avere un garante, ovvero qualcuno che possa offrire alla banca solide garanzie e possa subentrare al richiedente in caso di inadempienza di questi nel pagare le rate richieste.
Naturalmente trovare un garante di questi tempi, anche se un familiare, è molto complicato perché essendo il periodo economico alquanto incerto sono sempre meno coloro che decidono di ‘fidarsi’ di qualcuno e fare appunto da garante, ma la cosa non è impossibile.
Prestiti a protestati senza cessione del quinto: altre due soluzioni
Ci sono altre due soluzioni per ottenere dei prestiti a protestati senza la cessione del quinto se non si possiede un contratto di lavoro a tempo indeterminato o anche determinato e sono rappresentate da:
1) rendita locataria
2) prestiti tra privati
Quella della rendita dovuta all’affitto di un immobile, di un terreno, di un negozio ecc., è una garanzia molto gradita dalle banche e dalle finanziarie in quanto stabilisce una sorta di reddito fisso.
Al contrario del reddito da lavoro dipendente non da luogo però al tfr, cosa su cui le finanziarie puntano in caso di perdita dell’entrata fissa che può verificarsi anche in caso di affitto, per questa ragione il mercato del credito si restringe di molto ma rimane comunque attivo.
La seconda ipotesi è quella dei prestiti tra privati, cosa molto in voga in questi anni ma difficile da trovare in quanto i privati dovrebbero investire su un qualcosa che possa portare frutto anche a loro, ovvero un’attività o un’invenzione, qualcosa che sponsorizzerebbero per un loro tornaconto personale.