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Hedging e opzioni binarie
Abbiamo in più occasioni ripetuto in cosa consistono le opzioni binarie ed ancora una volta definirle è il ragionamento preliminare per entrare nello specifico della nostra trattazione. Le opzioni binarie consistono in una tipologia d’investimento speculativo finanziario che consente all’operatore la scelta di una tra le due vie relative ad un titolo, semplicemente rispondendo alla domanda “questo titolo andrà su o andrà giù?”. Queste opzioni, sono sostanzialmente nate come strumenti di hedging ossia di protezione, copertura dal rischio.
Il mercato tradizionale accoglie di fatto le opzioni binarie come strumenti di questo tipo, si pensi al caso dei CFD di Forex che mettono in campo azioni, materie prime e titoli.
Mettiamo il caso di investire soldi sul titolo EUR/USD. Questo acquisto implica che si creda che questo cross sia destinato a salire generando un guadagno rispetto al capitale investito. Qualora il titolo mostri una tendenza del tutto inversa a quella prospettata dal trader, ossia perda di valore, il trader vedrebbe sgretolarsi pian piano il capitale investito (cosa che può avvenire anche in maniera repentina a seconda dell’altezza della leva).
Per proteggersi da questa eventualità il trader può impostare uno stop loss che si aziona al raggiungimento di un preimpostato livello, prezzo ovviamente al di sotto di quello di acquisto. Si può impostare per esempio uno stop loss al 5%, questo vuol dire che si è disposti a perdere al massimo il 5% del capitale investito ma che se l’andamento è favorevole si possono avere guadagni al 20%.
Se a questo caso applichiamo le opzioni binarie come hedging, si può introdurre un Put (una vendita del titolo) che restituisce il profitto tra il 70 e l’85%, pari al rischio del 5%. In buona sostanza qualora si attivasse lo stop loss ed il trader avesse perso il 5% del suo investimento, l’opzione binaria put gli restituirebbe quanto perso immediatamente. Si tratta dunque di uno strumento utilissimo ed a torto snobbato da alcuni trader che non ne comprendono a pieno il funzionamento.
Se è vero dunque che le opzioni binarie siano allettanti per i principianti del trading è vero anche che sono utilissime anche per i professionisti. Fare hedging vuol dire assicurarsi da ogni eventuale perdita. Impostando uno strumento di questo tipo vuol dire essere coperti anche nella malaugurata ipotesi che il valore del titolo cali. Meglio si fanno i calcoli e meglio vanno le cose per il trader. In un caso si andranno a limitare le perdite, in un altro queste saranno del tutto compensate dall’esercizio dell’opzione binaria.
Esistono degli hedge fund in grado di garantire agli investitori dei guadagni esorbitanti, ma sono limitati in quote a pochi ricchi secondo quanto stabilito dalla legge italiana sul risparmio. Per cominciare ad applicare le opzioni binarie come hedging basta individuare un titolo ed intuirne l’andamento, impostando stop loss e take profit. Stabilito il lasso temporale si acquista un’opzione binaria con andamento inverso. L’importo dell’investimento e della relativa opzione vanno debitamente calcolati.
Tutta la difficoltà della manovra è nel calibrare l’esatta coincidenza tra gli strumenti di protezione in campo. I casi saranno due, o si guadagnerà perché si è intuito l’andamento del trend oppure non si avranno perdite perché interviene l’opzione binaria come “risarcimento” rendendo qualsiasi movimento del mercato senza pericoli per il trader.
Ritracciamenti di Fibonacci nelle opzioni binarie
I traders più esperti sfruttano i ritracciamenti di Fibonacci per le loro operazioni online, giacché questi ritracciamenti sarebbero capaci d’influenzare i livelli raggiunti dal prezzo di mercato. Comprendere queste operazioni può essere utile anche relazionandosi alle opzioni binarie, scopriamo come.
Tramite i ritracciamenti di Fibonacci sono stati rilevati dei punti d’ingresso nel mercato maggiormente vantaggiosi, si tratta dei seguenti valori: 61.8%, 50% e 38.2% . Per ragionare su questi valori è consigliabile l’ausilio di un grafico, magari a TF ad 1 minuto. All’interno di questo grafico è avviabile uno swing, sia esso di tipo rialzista o ribassista, che stia esaurendo la propria potenza o che stia per trasformarsi in un’inversione di tendenza.
All’interno di questo swing vanno individuati i massimi e minimi punti, da chiamare rispettivamente A e B. Con il ritracciamento di Fibonacci si ricongiunge A con B, partendo sempre da A. Sul grafico appariranno diversi livelli ma saranno ben distinguibili le percentuali del 61.8%, 50% e 38.2%. In corrispondenza dei valori indicati si possono generalmente costatare dei rimbalzi temporanei dei prezzi.
Ragionando in maniera vantaggiosa per il trader, è questo il caso (se il trend è rialzista) di operare in call con scadenza a 60 secondi. Invece, nel caso in cui il trend sia ribassista si procede con un putt verso il basso.
Questa strategia fondata sui “punti sensibili” dei ritracciamenti di Fibonacci è molto efficace e genera investimenti in the money nella maggior parte dei casi. Tale metodo è applicabile quante volte lo si desidera, passando da uno swing a quello successivo e andando ogni volta a rilevare gli stessi punti d’ingresso. Come ogni strategia non può essere priva di rischi ma nelle sue applicazioni di solito si è rivelata profittevole. E’ da applicarsi soprattutto nei broker molto veloci, con opzioni risolvibili in 60 secondi.
Straddle ed opzioni binarie
Le opzioni binarie, come noto, sono fondate sulla possibilità di trarre guadagno dall’intuizione che un titolo stia per salire o per scendere di valore. Esiste però un modo per rendere l’opzione binaria fruttuosa in entrambi i casi, guadagnando sempre di più di quanto investito. La strategia del caso è nota come Straddle ed è fondata sull’acquisto per uno stesso asset sia dell’opzione in salita che di quella in discesa, in due momenti diversi ovviamente.
Per applicare questa strategia in maniera fruttuosa è necessario affidarsi ai broker che restituiscono parte dell’investimento fatto nel caso di puntate perdenti. Un esempio di broker di questo tipo è Option Time che con la modalità di trading Option Builder arriva fino a 83% di perdite restituite sul capitale investito ed altri broker in cui è possibile bilanciare le percentuali di guadagno/reso in caso di perdita.
Un esempio del metodo straddle è ravvisabile su di un asset rappresentato in un grafico con time frame di 5 minuti ad andamento trasversale. Con una tale impostazione nell’arco di circa un’ora è possibile assistere alle oscillazioni del titolo che rimbalzano tra la linea di supporto e quella di resistenza.
La strategia è fondata sull’attesa che il valore del titolo si avvicini il più possibile a queste due linee, avvicinando il trader sempre più al momento migliore esistente per intervenire. Gli investimenti giocando tra linea di supporto e quella di resistenza vanno effettuati letteralmente al rimbalzo.
Individuando nel grafico la candela nera che per prima taglia il supporto sappiamo che quello è il momento per scendere in campo con un investimento al rialzo. La scadenza di questa opzione potrà essere a 10 candele, ossia a distanza di un’oretta.
La candela bianca successiva, che può essere una pinbar (ossia una candela concorpo piccolo da un lato e la shadow lunga in alto o in basso), se durante la sua formazione va a toccare la linea di resistenza, sarà il momento giusto per effettuare un investimento al ribasso di pari importo e con la medesima capacità temporale.
Con questa strategia, il prezzo di partenza potrà essere:
- al di sopra della resistenza o al di sotto del supporto;
- attestarsi all’interno del canale tra di essi ottenuto;
- coincidere con le linee esatte del controllo e della resistenza.
A seconda del tipo di opzione scelta e della situazione effettivamente riscontrata alla conclusione dell’opzione (rispetto ad uno dei tre scenari possibili enunciati pocanzi), l’investitore potrà perdere molto poco, guadagnare o guadagnare poco. La strategia si rivela dunque prudente e fruttuosa.
Il metodo è applicabile anche con time frame superiori ma è sempre bene individuare il canale entro il quale i flussi finanziari si stanno muovendo.
Come applicare la strategia delle Bande di Bollinger al trading delle Opzioni Binarie
Le bande di Bollinger sono uno degli indicatori tecnici più utilizzati nel trading binario. Per un lungo periodo, le medie mobili hanno costituito un’importante risorsa per predire il futuro andamento di mercato finché il noto analista finanziario John Bollinger non ne ha perfezionato l’impiego sviluppando l’ormai rinomata strategia delle bande di Bollinger.
Perchè le bande di Bollinger sono così famose?
I novizi del trading binario si trovano spesso in difficoltà nell’analizzare ed interpretare le fasi di consolidamento del mercato. In questo senso, le bande di Bollinger forniscono una valida e semplice alternativa non solo per interpretare le fasi di compressione dei trend, ma anche per identificare i relativi pattern, configurazioni grafiche che sono solite generare altrettante perplessità nei neofiti.
Se paragonate alle altre strategie (molte strategie possono essere studiate con un’iscrizione gratuita su OptionTime), le bande di Bollinger risultano più efficaci in quanto si allargano e comprimono di pari passo con l’andamento del prezzo dell’asset sottostante. In pratica il loro impiego rende estremamente facile identificare le gamme di consolidamento dei prezzi.
Di norma le bande tendono a comprimersi prima che l’opzione call o put registri un’oscillazione, maggiore sarà la compressione più ampia la successiva variazione. Tuttavia, per impiegare questa strategia dovrete necessariamente essere in grado di leggere grafici e dati statistici.
Come Funzionano le Bande di Bollinger
La strategia delle bande di Bollinger si serve delle medie mobili ed in particolare di quella a 20 giorni.
Le medie mobili ad intervalli più brevi sono di norma fortemente influenzate dalle variazioni di breve periodo registrate dai prezzi dell’asset sottostante, mentre quelle ad intervalli più ampi sono invece meno condizionate dalle fluttuazioni di mercato.
Se sei un principiante la scelta migliore sarà sempre quella di operare sugli intervalli impostati dalla piattaforma prima di sperimentare finestre temporali più ampie, così da poter imparare anche al meglio come applicare le bande di Bollinger al tuo trading binario.
A partire dalla media mobile a 20 giorni a cui viene aggiunta e sottratta una deviazione standard vengono tracciate due linee esterne una al di sopra e una al di sotto della media: le bande di Bollinger. Tuttavia al fluttuare delle deviazioni standard le relative bande andranno rintracciate in base alla variazione, tali deviazioni tendono quindi ad ampliarsi in condizioni di volatilità e a comprimersi in condizioni di stabilità.
In altre parole, le bande di Bollinger possono determinare quanto il prezzo di un determinato asset sia esposto a volatilità. Se il prezzo dell’asset sottostante supera la linea tracciata al di sopra della media mobile il prezzo risulterà esposto ad una maggiore volatilità, al contrario, se il prezzo scivola al di sotto della banda inferiore dovremmo aspettarci una maggiore stabilità.
E sebbene la possibilità di preannunciare la volatilità di un determinato mercato sia una delle principali funzioni delle bande di Bollinger, i vantaggi di questa strategia non si limitano esclusivamente al determinare i periodi di maggior opportunità. Le Bande di Bollinger sono infatti spesso utilizzate dai trader per individuare livelli di supporto e resistenza. La banda inferiore tende infatti a fungere da supporto, mentre quella superiore da resistenza tenendo tuttavia sempre presente come il prezzo sia costantemente incline a tornare al centro delle bande.
C’è però da notare come i prezzi siano soliti “cavalcare” le bande seguendone l’andamento. Più si avvicineranno alla banda superiore e maggiore sarà la forza di mercato; cavalcare la banda inferiore, al contrario, indicherà una maggiore debolezza.
Sebbene le bande di Bollinger non siano di per sé sufficienti a generare segnali di trading, risultano estremamente utili a prevedere il futuro andamento dell’asset sottostante e la sua volatilità in relazione alla volatilità storica.
In sostanza le bande di Bollinger aiutano i trader a:
- Determinare il grado di volatilità a cui è esposto un determinato asset
- Valutare la stabilità di un consolidamento
- Individuare livelli di supporto e resistenza