Il codice tributo identifica il motivo del pagamento che il contribuente deve effettuare all’Agenzia delle Entrate, attraverso la compilazione dei moduli F23 o F24. Ogni codice è rappresentato da una sequenza alfanumerica che indica a cosa si riferisce l’imposta, al periodo di riferimento o alla causa del versamento.
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Che cos’è il codice tributo 2003
Il codice tributo 2003 comunica il saldo dell’IRES, vale a dire l’Imposta sul Reddito delle Società. Si tratta di una tassa proporzionale e personale, calcolata su base di un’aliquota al 24%, che riguarda tutte le società di capitali e le cooperative. Questa viene applicata in base al reddito dichiarato dalla società. Allo stesso tempo, può essere usata per compensare importi a credito.
Nello specifico, il codice tributo 2003 è regolato in base all’articolo 72/86, con le successive modifiche del 2003 e del 2004.
Poiché l’IRES può essere pagata anche a rate per cifre superiori a 258 euro, i codici tributo indicano le rispettive rate d’acconto:
- 2001 indica il codice tributo rappresentante la prima rata. Questa deve essere versata entro il 30 giugno ed è pari al 40% dell’IRES dell’anno precedente
- 2002 è il codice per la seconda rata, pari al 60% dell’IRES dell’anno precedente e deve essere pagata entro il 30 novembre
- 2003 rappresenta il codice tributo del saldo, calcolato in base all’utile effettivo che è stato realizzato, da versare entro il 30 giugno
A chi si applica l’IRES e come si calcola
Tale imposta riguarda tutte quelle realtà alle quali non è richiesta l’IRPEF, cioè l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche e dal 2008 sostituisce ciò che era l’IRPEG.
Più precisamente, il pagamento dell’IRES è richiesto a:
- Società di capitali, dunque srl, spa, sapa
- Enti sia commerciali che non commerciali
- Enti e società non residenti in Italia
- Trust, consorzi e associazioni non riconosciute
- Tutte le organizzazioni collettive che non rientrano nelle categorie precedenti, dunque ad esempio i comitati e le fondazioni
Gli elementi necessari per calcolare l’IRES sono sostanzialmente tre: la categoria a cui la persona appartiene, la residenza e l’attività svolta.
L’aliquota viene applicata a qualsiasi reddito proveniente dall’attività effettuata in Italia. Trattandosi di un’imposta proporzionale, non sono previsti scaglioni tali da determinare aumenti dell’aliquota.
Per definire tale reddito si fa riferimento al Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).
L’importo da pagare è calcolato partendo dal risultato di esercizio ante-imposte, a cui si aggiungono poi le variazioni positive, si sottraggono quelle negative e le perdite legate all’esercizio precedente. A questo punto si ottiene la base a cui applicare l’aliquota del 24%.
Il codice tributo 2003 nel modello F24
Il codice tributo va inserito nella sezione Erario del modello F24. Nel caso in cui si preferisse non rivolgersi ad un commercialista, il sito dell’Agenzia delle Entrate ha una pagina dedicata proprio al modello F24, con alcuni esempi sia in caso di debito che di credito.
La quota eventualmente da versare può essere pagata in un’unica soluzione, oppure divisa in rate. In questo caso è necessario prestare particolare attenzione alla compilazione del modulo, poichè viene richiesto di inserire nell’apposito spazio la quantità di rate in cui si desidera suddividere l’importo e quale tra queste si sta pagando.
Nella prima colonna si va ad inserire il codice tributo 2003, mentre nella seconda le cifre relative alla rateazione. Le prime due indicano la rata che si desidera pagare, mentre le altre due successive permettono di comprenderne il numero totale.
In questo modo, il primo versamento di due rate sarà indicato come 0102, mentre il secondo come 0202. Pagando in un’unica soluzione, i numeri da scrivere saranno 0101.
A questo punto è necessario inserire nella terza colonna l’anno di riferimento, cioè quello a cui si riferisce il pagamento, mentre in quella successiva l’importo a debito e nell’ultima eventuale importo a credito. Gli importi a debito indicano la somma degli importi, sia a debito che a credito, che il relativo saldo dovuto alla differenza tra i due. In caso di credito, l’importo deve essere inserito alla voce Rateazione, con il codice 0101.
La riga denominata Totale ospita le somme degli importi a credito e a debito che possono essere individuati nella sezione Erario. La differenza tra questi due valori trova infine spazio nella sezione Saldo.
Quando si effettuano queste operazioni senza l’aiuto di un professionista, è sempre importante verificare eventuali variazioni alle normative vigenti riguardo il tributo d’interesse. A tal proposito è fondmentale documentarsi solo ed esclusivamente presso le fonti ufficiali.