Sono sempre di più gli automobilisti che scelgono di stipulare un’assicurazione per atti vandalici. Il motivo è semplice: che siano dovuti a bravate giovanili fini a se stesse o a manifestazioni particolarmente violente, gli atti di vandalismo sono in aumento costante. Parallelamente, oggi giorno crescono le incertezze sulla strada, e l’automobilista sente sempre di più l’esigenza di tutelarsi contro eventi accidentali che possono provocare danni anche ingenti alla propria vettura.
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Ma come funziona l’assicurazione per atti vandalici?
Vediamo in dettaglio come funziona questa tipologia di polizza. In primo luogo, bisogna sapere che quando si parla di assicurazione per atti vandalici non ci si riferisce a una polizza standard, ma a una garanzia accessoria. Chi desidera sottoscriverla deve versare un supplemento che varia a seconda della compagnia di assicurazioni a cui ci si rivolge e della tipologia di assicurazione prescelta. In generale, è consigliabile informarsi presso le diverse compagnie assicurative per trovare la soluzione che meglio corrisponde alle proprie esigenze.
A quanto ammonta il supplemento richiesto e cosa copre l’assicurazione per atti vandalici?
Come accennato poco sopra, l’assicurazione per atti vandalici si aggiunge alla normale polizza auto. È da tenere presente che nel caso di alcune compagnie assicurative, questa tipologia di assicurazione è in abbinamento alla polizza furto e incendio.
Visto il costante aumento degli atti di vandalismo, il supplemento richiesto per la polizza contro gli atti vandalici non consiste in pochi spiccioli, ma fa lievitare in modo considerevole il premio assicurativo. Chi preferisce, può scegliere una soluzione a rate, sempre più apprezzata dagli automobilisti, presumibilmente a causa della crisi, ma anche per comodità.
Questa tipologia di assicurazione copre tutti quei danni provocati da terzi che non siano attribuibili alla garanzia di furto e incendio. Gli atti di vandalismo sono di solito riconducibili alle sommosse popolari, ai cortei violenti, ai tumulti, agli atti di terrorismo, ma anche al semplice vandalo che, per farsi bello davanti agli amici, per sfregio o per un senso perverso del divertimento riga o incendia la tua macchina. Quindi, in generale, si può dire che nell’assicurazione per atti vandalici sono coperti i danni dovuti ad atti di vandalismo o ad eventi sociopolitici vari.
Ma assicurarsi contro gli atti vandalici conviene?
La convenienza o meno dell’assicurazione per atti vandalici non è mai prevedibile. Tuttavia, vi sono alcuni fattori che possono influire sulle possibilità che un atto vandalico si verifichi o meno. Ad esempio, se sei spesso costretto a lasciare la macchina in zone poco tranquille, oppure in prossimità di edifici politici, vere e proprie calamite per le manifestazioni, ti conviene prendere seriamente in considerazione l’idea di assicurarti per atti vandalici. Le auto parcheggiate ai bordi della strada sono uno dei bersagli preferiti dai manifestanti violenti. Bisogna poi considerare anche che alcuni centri sono più a rischio di altri (non serve dire che una capitale risulterà più a rischio rispetto a un paesino di campagna).
Il risarcimento prevede un massimale?
Non c’è un massimale: il valore massimo risarcibile è il valore commerciale del veicolo nel momento in cui il danno è stato provocato. Alcune compagnie permettono di assicurare con un sovrapprezzo anche gli optional, gli accessori e le cose trasportate nel veicolo. Naturalmente, il premio assicurativo lievita in correlazione ai beni inseriti nella polizza.
Cosa sono le clausole antitruffa?
Con le clausole antitruffa le compagnie assicurative si tutelano dai tentativi di truffa da parte dagli automobilisti che hanno sottoscritto l’assicurazione. Può capitare, infatti, che il contraente voglia fare il “furbo” e guadagnare una certa somma simulando un atto vandalico, oppure coprire un piccolo incidente attribuibile esclusivamente alla propria distrazione (tipico è il comportamento di chi riga la macchina contro il cancelletto di casa e vorrebbe attribuire il danno ad un atto vandalico per vedersi coperto il costo del carrozziere).
Vista la diffusione di questi comportamenti, le compagnie assicurative hanno messo a punto delle specifiche clausole antitruffa, volte a scoraggiare l’utilizzo di questi espedienti e a tutelarsi dai malintenzionati. Le clausole antitruffa più utilizzate dalle compagnie sono la franchigia e la perizia.
È bene comunque ricordare che ai fini del risarcimento del danno dovuto ad atti vandalici è d’obbligo sporgere una denuncia formale presso le autorità competenti.
Le clausole antitruffa: la franchigia e la perizia
Un primo escamotage messo a punto dalle compagnie assicurative per tutelarsi dai tentativi di truffa consiste nell’inserimento di una franchigia.
La franchigia è la parte del danno che rimane a carico dell’automobilista. Poniamo il caso che il danno ammonti a mille euro e che la franchigia stabilita sia di 300 euro: la compagnia assicurativa riconoscerà 700 euro di indennizzo, mentre 300 euro rimarranno a carico del cliente. Se invece l’ammontare del danno è inferiore all’importo della franchigia, toccherà al cliente coprire l’intera entità del danno, mentre la compagnia assicurativa non sborserà una lira. Ad esempio, nel caso precedente in cui la franchigia è di 300 euro, un danno di 100 euro sarà coperto interamente dal cliente.
L’importo della franchigia varia a seconda della compagnia assicurativa e della tipologia di assicurazione scelta, e non è un elemento da trascurare al momento di vagliare le varie proposte.
Una seconda clausola antitruffa prevede l’intervento di un perito. Compito del perito è quello di verificare la causa dei danni e di stabilirne l’entità. In questo modo, l’automobilista che vuole spacciare per atto vandalico una propria distrazione si troverà smentito dalla perizia.
L’assicurazione per atti vandalici: considerazioni finali
In conclusione, possiamo dire che l’assicurazione per atti vandalici conviene soprattutto quando si frequentano zone a rischio, come zone che sono spesso teatro di manifestazioni, zone in prossimità di sedi politiche o periferie degradate. Tuttavia, gli atti vandalici non sono prevedibili: uno sciopero, una contestazione, il passaggio di un gruppetto di vandali può verificarsi ovunque. Ne deriva che anche l’auto parcheggiata in una tranquilla zona residenziale può essere soggetta ad atti vandalici.
L’assicurazione per atti vandalici fa parte delle garanzie accessorie che le compagnie assicurative offrono per proteggere a 360 gradi la tua auto, come la polizza furto e incendio, la copertura cristalli, quella Kasko ed eventi naturali, o le polizze per l’assistenza stradale, la tutela legale e gli infortuni del conducente.
Ti consigliamo di informarti sulle diverse possibilità di assicurazione contro atti vandalici presso le varie compagnie assicurative, facendo attenzione alle clausole, per trovare la soluzione migliore per le tue esigenze.