Se si è coinvolti in un incidente senza colpa, in quanto vittime si può chiedere il risarcimento danni. Recentemente il metodo di rimborso è diventato anche più rapido. Infatti ci si può far liquidare direttamente dalla propria compagnia assicurativa.
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Il Risarcimento diretto
Risarcimento diretto: quando è possibile
L’introduzione della normativa sul risarcimento diretto è stata una grossa svolta per gli assicurati italiani.
In vigore dal 1 febbraio del 2007 questa norma consente di farsi risarcire dalla propria compagnia di assicurazione, invece di rivolgersi a quella dell’altra parte coinvolta nel sinistro.
Anche nel caso in cui non ci sia accordo tra le parti sarà possibile ricorrere a questa via. Se però lo scontro non avviene in Italia tra veicoli a motore immatricolati e assicurati nel nostro paese la via da seguire sarà quella tradizionale.
Sono esclusi dal risarcimento diretto anche gli incidenti in cui siano coinvolti più di due veicoli e quelli senza urto tra veicoli.
Se nel sinistro si riscontrano danni a persone, inoltre, si può accedere al risarcimento solo in caso di danni lievi. La persona infortunata dovrà rivolgersi all’assicurazione del veicolo su cui viaggiava, che risarcirà fino al massimale previsto. Oltre questo massimale, sarà la compagnia del soggetto civilmente responsabile a dover versare la parte eccedente.
Per danni che hanno causato un’invalidità permanente superiore al 9% non sarà possibile avvalersi della normativa sul risarcimento diretto. Il modulo di constatazione amichevole resterà comunque utile per ridurre i tempi della liquidazione del risarcimento, anche del 50%.
Risarcimento diretto: come fare
Per ottenere il rimborso dei danni subiti è necessario compilare l’apposito modulo del risarcimento danni diretto. Ma si può richiedere solo se si verificano alcune condizioni:
- Devono essere coinvolti solo 2 veicoli nel sinistro
- L’incidente deve essere avvenuto in territorio italiano
- I danni alle persone coinvolte non devono superare il 9% di invalidità permanente oppure i 15mila euro di entità di risarcimento
Risarcimento diretto: come richiederlo
La richiesta di risarcimento diretto deve contenere tutte le informazioni sull’incidente:
- I danni causati alle cose e alle persone
- Gli estremi di chi ha causato l’incidente
- La sua compagnia di assicurazione
- Il numero di targa
In allegato è sempre meglio inserire anche il preventivo per i danni stimati dall’officina meccanica, indicando dove si trova l’auto. Tutta la documentazione va poi inviata via fax o per raccomandata con ricevuta di ritorno.
Entro 8 giorni dalla richiesta di risarcimento il veicolo deve essere sottoposto a perizia dal perito incaricato. Nel caso in cui ci siano lesioni fisiche sarà necessario includere anche tutta la documentazione medica.
Se invece si è in possesso del Modulo di Constatazione Amichevole detto anche CAI, lo si deve compilare immediatamente dopo l’incidente e allegarlo alla richiesta di risarcimento. Con questa procedura si dimezzano i tempi di liquidazione. Infatti se si presenta il CAI alla compagnia di assicurazione, si riceverà l’offerta di risarcimento entro 30 giorni mentre, se si è sprovvisti di questo, i tempi raddoppiano a 60 giorni dalla data della richiesta.
Qualora si accetti l’offerta della compagnia assicurativa, si riceverà la liquidazione in massimo 15 giorni. Nel frattempo la compagnia del danneggiato chiederà il rimborso all’assicurazione del colpevole.
Il Risarcimento Ordinario
Come fare:
Se non si rispettano le condizioni per il risarcimento diretto, ci si potrà avvalere della procedura ordinaria. Fino a qualche anno fa la liquidazione veniva chiesta alla compagnia assicuratrice di chi aveva causato il sinistro e il risarcimento danni diretto, era possibile solo con la compilazione della constatazione amichevole.