Come comportarsi in caso di sinistro a causa di una buca per strada
Le strade italiane, specialmente in alcune grandi metropoli come Roma, Milano o Napoli, non sono famose per l’integrità e la perfetta omogeneità dell’asfalto. In numerosi casi gli automobilisti si sono trovati spiacevolmente a dover fronteggiare il problema di un sinistro causato dalle condizioni disastrate del manto stradale.
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Le buche stradali: l’incubo di ogni automobilista
Un problema, quello delle buche, che accomuna l’Italia intera, da Nord a Sud senza troppe distinzioni. Le sospensioni della vettura sono le vittime principali di questi eventuali inconvenienti, che nei casi più gravi possono coinvolgere sia la carrozzeria, sia altre parti importanti del mezzo.
Purtroppo è sufficiente una giornata di pioggia a trasformare delle piccole buche in pericolose ‘piscine a cielo aperto’ pericolose sia per gli automobilisti che per ciclisti e motociclisti. Le responsabilità rimbalzano puntualmente dall’amministrazione comunale alla provincia, fino ad arrivare addirittura a richiedere l’intervento della regione e dello Stato.
Come comportarsi in caso di sinistro?
Che l’asfalto sia sottoposta a deterioramento causato sia dal transito dei mezzi su gomma che dalle condizioni metereologiche non è un mistero. Ovviamente questo problema potrebbe essere ridotto utilizzando nuovi asfalti di qualità superiore, proprio come avviene in America, in cui su certi tratti si adoperano i cosiddetti ‘perpetual pavements’, con una durata garantita nell’ordine di oltre trent’anni.
Tuttavia, nel nostro caso, sarebbe possibile ovviare al problema attraverso una continua manutenzione, che per svariate ragioni viene puntualmente rimandata. Ecco quindi che il fenomeno degli incidenti assume proporzioni più importanti. In caso di sinistro l’automobilista deve necessariamente contattare le forze dell’ordine per procedere alla verbalizzazione dell’accaduto, al fine di ottenere un adeguato risarcimento.
In secondo luogo è indispensabile possedere della documentazione fotografica dell’accaduto, un accorgimento reso più semplice dai moderni dispositivi elettronici come ad esempio lo smartphone.
Nel caso in cui il conducente o i passeggeri abbiano riportato dei danni fisici è indispensabile recarsi in ospedale, avendo cura di richiedere una copia delle analisi oltre che dei rilievi stradali effettuati dalla polizia.
Nella presentazione della denuncia al comune o alla provincia, bisognerà allegare, oltre alla suddetta documentazione, anche qualsiasi ricevuta inerente le spese mediche, di riparazione e della eventuale rimozione della vettura.
Ultime ma non meno importanti sono le testimonianze dei passanti, che possono essere verbalizzate dalle forze dell’ordine accorse sul posto. Il consiglio principale in caso di strada dissestata rimane sempre e comunque quello di guidare con la massima prudenza, per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli.
Buche: come farsi risarcire
Complice a volte anche il mal tempo, ma molto spesso dovuto più all’incuria che a cause esterne, le nostre strade sono butterate, buche in alcuni casi, vere e proprie voragini in altri. Le buche possono causare gravi danni ai nostri veicoli, e possono essere pericolose per la nostra incolumità. Basti pensare a quello che può succedere ad un motociclista che perda il controllo a causa di una buca sulla strada. Nel caso di un automobilista c’è sempre il rischio, anche se è inferiore, di perdere il controllo dell’auto. Molto più frequentemente però la guerra tra chi guida e le buche si combatte in officina: dove si fa per far riparare il proprio veicolo. Le prime vittime solitamente sono gomme e pneumatici, neppure gli ammortizzatori però se la passano bene. Per difendersi si possono fare appelli all’amministrazione che ha in carico la tenuta del manto stradale, anche se troppo spesso questa risulta essere un’arma spuntata. Così in soccorso del guidatore “colpito” dalle buche cittadine arriva il risarcimento. L’equipaggiamento è semplice quanto funzionale. Bisogna armarsi di una macchina fotografica, ma ormai è sufficiente anche uno smartphone. Un certificato medico è d’uopo, e anche la fattura delle riparazioni svolte dal proprio meccanico di fiducia. Sono necessari poi anche dei testimoni oculari: che hanno assistito magari all’incidente causato da una buca per la strada.
Sei passi per esser risarciti per incidenti causati dalle buche
In caso di incidente con le buche quindi, si può procedere per vie legali per cercare dia vere un risarcimento dei danni subiti. Il risarcimento, e quindi l’azione legale, sarà richiesta all’ente proprietario della strada. Ecco cosa occorre fare.
Fotografare il manto stradale. Non serve essere dei fotografi professionisti, è sufficiente uno smartphone: l’importante è che sia visibile, nella foto, una panoramica generale della strada “bucata” così da rendere più facile il riconoscimento. Oltre alla panoramica serve anche un dettaglio della buca che ha causato il danno al veicolo.
Avvertire le autorità. Se la buca rappresenta un reale rischio anche per altri automobilisti e motociclisti bisogna chiamare le autorità, vigili urbani o polizia stradale. Nel caso di un loro intervento, un reale rischio per le persone e per il traffico, ci sarà poi anche un verbale: che potrà essere utilizzato in caso di giudizio.
Avere dei testimoni. Avere dei testimoni oculari semplifica di molto la procedura di risarcimento, in quanto rende più facile da dimostrare il rapporto tra causa ed effetto tra buca e incidente o danno.
Andare al pronto soccorso. In caso vi siate fatti male è bene recarsi ad un pronto soccorso, primo per controllare il proprio stato di salute, se avete battuto la testa o avete subito un contraccolpo, e poi perché anche in questo caso il referto rilasciato dall’ospedale potrà essere usato a vostro favore in caso di giudizio.
Fattura dell’officina. Se dopo l’incidente causato da una buca si è costretti a portare il proprio veicolo in officina è bene poi conservare e allegare alla documentazione per il ricorso anche la fattura dei lavori eseguiti dal proprio meccanico di fiducia.
Inviare una raccomandata. A questo punto potrete richiedere il risarcimento del danno. Inviando una diffida, facendo riferimento al luogo data e alle modalità dell’incidente, all’ente responsabile della manutenzione stradale. Che per le strade urbane è l’amministrazione comunale, mentre per le autostrade è l’Anas. Si dovranno allegare i materiali fin qui raccolti: come le fotografie e il certificato medico, nel caso di danni alle persone.
Risarcimento fondo vittime della strada
Quando è possibile richiedere un risarcimento al fondo vittime della strada
Cosa succede quando un incidente avviene per causa di un veicolo non assicurato oppure rubato? In questo caso è possibile richiedere un risarcimento al fondo vittime della strada, che è stato creato appositamente per garantire la copertura delle vittime dei sinistri anche in questo caso.
Il fondo vittime della strada è gestito dalla Consap, Concessionaria servizi assicurativi pubblici, che opera sotto vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, è stato costituito con legge n.990 del 1969.
I casi in cui è previsto l’utilizzo di questo fondo per risarcire i danni di un incidente sono: quando a causare il sinistro è un’auto rubata, quando non si identifica l’autore (il caso dei pirati della strada) e quando il responsabile dell’incidente non è assicurato oppure la compagnia è in condizioni fallimentari.
Questi tre casi determinano il tipo di risarcimento che il fondo vittime della strada eroga. Nel caso di pirati della strada infatti verranno rimborsati i costi per i danni a persone. Nel caso di veicoli non assicurati invece verranno coperti i danni a cose e persone.
Il fondo vittime della strada è finanziato da una quota pari al 2,5 per cento, che viene prelevata dagli incassi dei premi delle polizze rc auto.