Indice contenuto
- 1 Cos’è il Forex?
- 2 Cosa si vende nel mercato del Forex?
- 3 Quali sono gli orari operativi del Forex?
- 4 Quanto costano gli scambi nel Forex?
- 5 A che cosa serve il Forex?
- 6 Come posso iniziare a fare trading nel Forex?
- 7 Chi è il proprietario del Forex?
- 8 Cosa significa aprire o chiudere una posizione?
- 9 Quali sono le migliori strategie di Forex?
- 10 Quanti soldi servono per iniziare ad operare nel Forex?
- 11 Il Forex è legale?
- 12 Quali sono gli strumenti automatici del Forex?
- 13 Quali altri strumenti ha a disposizione un trader?
- 14 Quali sono i migliori siti per il Forex trading?
Cos’è il Forex?
Forex sta per foreign exchange, cioè scambio di valute estere. Il Forex è il mercato valutario, ed è attualmente considerato il più grande mercato del mondo. C’è una grande varietà di attori che partecipa al Forex. Alcuni di essi usano il cambio valuta in modo strumentale come ad esempio le multinazionali che devono convertire le valute per pagare i dipendenti in tutto il mondo, come i privati che si rivolgono alla banca per cambiare la valuta del paese di origine nella valuta del paese dove andranno in vacanza. Altri attori entrano nel mercato con scopi speculativi, per trarre profitto dalla variazione dei tassi di cambio nel tempo. Una delle particolarità del Forex, escludendo per ora il comparto delle criptovalute, è che è praticamente impossibile inquinare la fluttuazione dei titolo con l’insider trading. Il valore di scambio di una valuta rispetto ad un’altra dipende infatti da movimenti politici ed economici su scala macro, solitamente talmente palesi da essere un’informazione accessibile a tutti i trader. Le notizie di portata sufficiente a determinare una fluttuazione nel tasso di cambio di una valuta determinano tale fluttuazione a posteriori, una volta che i trader l’hanno recepita. Nel Forex, è il sentiment stesso dei trader che fa il prezzo, è difficile che si realizzino a monte variazioni di prezzo prodotte fuori dal trade.
Cosa si vende nel mercato del Forex?
Nel Forex vengono vendute le cosiddette “coppie di valute”: una valuta viene venduta secondo il suo valore rispetto ad una seconda valuta, ed è la seconda valuta che permette di esprimerne il valore in termini assoluti. La notazione ufficiale delle coppie di valute è la ISO 4217, un codice internazionale di tre lettere che si scrive XXX/YYY dove YYY esprime il valore di XXX nel rapporto di cambio. XXX ha valore 1 e YYY esprime il cambio del momento. Per esempio, prendendo la coppia più scambiata del mercato che è il cambio Euro/Dollaro statunitense si esprime così:
- Euro = EUR (notazione ISO) = 1
- Dollaro statunitense = USD = tasso di cambio.
Attualmente il valore dell’Euro si aggira attorno a EUR/USD=1.16 cioè sono necessari 1,16 dollari per comprare un euro, ovvero il valore dell’euro è pari a 1,16 dollari.
Le notazioni ISO delle principali valute sono le seguenti:
- Euro = EUR
- Dollaro statunitense = USD
- Dollaro canadese = CAD
- Dollaro australiano = AUD
- Sterlina o Pound inglese = GBP
- Dollaro neozelandese = NZD
- Franco svizzero = CHF
- Yen giapponese = JPY
Le coppie maggiormente scambiate sono le seguenti:
EUR/USD, AUD/USD, GBP/USD, NZD/USD, USD/CAD, USD/CHF e USD/JPY.
Quali sono gli orari operativi del Forex?
Il Forex opera praticamente 24 ore al giorno dal Lunedì al Venerdì, ma gli orari di servizio degli intermediari prolungano di fatto la durata degli scambi che, soprattutto dopo l’introduzione delle criptovalute, rendono il Forex attivo 24/7.
Gli scambi avvengono fra singoli investitori e Forex broker, fra i broker e le banche e fra banche. La continuità di servizio degli attori istituzionali deriva dal fatto che quando le operazioni terminano nei mercati orientali iniziano nei mercati occidentali. Nei momenti in cui vi sono le ore di sovrapposizione dei servizi, si realizza il maggior numero di scambi a livello mondiale e statisticamente si verifica la maggiore volatilità nei tassi di cambio.
Secondo il rapporto triennale BIS (bank for international settlements) del 2016, ogni giorno il volume di scambi del Forex ammonta a poco più di 5 miliardi di dollari.
Quanto costano gli scambi nel Forex?
Alla pari di ogni altro mercato, anche il Forex applica uno spread bid/offer, o domanda/offerta che consiste nella differenza di prezzo d’acquisto e di vendita di una coppia di valute. Il PIP è definito come il price interest point e corrisponde all’ultima cifra decimale di una quotazione. Per gli scambi maggiori, come ad esempio EUR/USD, il pip è solitamente minimo in quasi tutti gli scambi fra attori maggiori. Ad esempio un pip=1 significa che se EUR/USD è 1,1666 il prezzo d’acquisto sarà di 1,1667 dollari per euro e il prezzo di vendita 1,1666 dollari per euro. Nel mercato retail del Forex il PIP è generalmente molto più alto, anche 20 o 30 volte maggiore. La scelta del broker di riferimento è largamente influenzata anche dal PIP.
A che cosa serve il Forex?
Il Forex è nato dall’esigenza pratica di avere dei tassi di cambio coerenti e sempre aggiornati in modo da poter venire incontro alle esigenze di investimento e scambi commerciali in un’economia sempre più globalizzate e interconnessa. Dal punto di vista della speculazione, il Forex permette di guadagnare eseguendo compravendita di valute in modo da acquistare una coppia di valute a un dato prezzo e rivenderla quando il prezzo sale. Operando sul Forex si possono scambiare le principali valute, le valute minori e quelle esotiche guadagnando dalle singole oscillazioni di prezzo anche in un orizzonte temporale brevissimo.
Come posso iniziare a fare trading nel Forex?
Il modo più semplice e diffuso per iniziare a fare trading nel mercato Forex è quello di scegliere un broker, ovvero un intermediario che mette a disposizione la propria piattaforma di trading entro la quale operare allocando il proprio capitale secondo le proprie preferenze. Per aprire un account di trading presso un broker è necessario versare un deposito minimo e sottoporsi ad alcuni rapidi controlli d’identità e due diligence, attraverso i quali il broker valuta l’affidabilità del trader. Tali controlli derivano dal fatto che i broker prendono in prestito il capitale del trader offrendo diversi servizi tra cui quello economicamente impegnativo del leverage e hanno bisogno di valutare precisamente eventuali azioni di backstop per limitare perdite e default.
Chi è il proprietario del Forex?
Il forex non appartiene a un ente in particolare. Si tratta di un libero mercato fra banche che, agli estremi di ogni transazione si pongono come compratore e venditore. Il Forex non è sottoposto ad autorità di alcuna specifica nazione, organizzazione o governo.
Cosa significa aprire o chiudere una posizione?
Aprire una posizione significa acquistare una coppia di valute. Solitamente ci si propone di mantenere in portafoglio l’acquisto fatto per un orizzonte temporale che può essere di breve, medio o lungo termine. Rispetto al prezzo d’acquisto, la coppia di valute che abbiamo in portafoglio può aumentare o diminuire. La chiusura della posizione dipende anche dall’andamento del mercato. Si può chiudere una posizione, cioè vendere la coppia di valute, in perdita, in pareggio, o in guadagno. La chiusura in perdita avviene quando si rivende la coppia di valute ad un prezzo inferiore a quello d’acquisto. Il pareggio è quando acquisto e vendita, cioè apertura e chiusura della posizione, per quanto distanti nel tempo, sono avvenute allo stesso prezzo. La chiusura in guadagno avviene quando si rivende la coppia di valute ad un prezzo superiore. Si possono impostare anche degli strumenti automatici di chiusura e apertura delle posizioni, come vedremo più avanti.
Quali sono le migliori strategie di Forex?
Non esiste un approccio univoco al Forex trading: come ogni azione di speculazione finanziaria, è un’operazione altamente rischiosa dove si può rischiare di perdere una parte o l’intero capitale. Lo sviluppo di una strategia dipende molto da fattori psicologici personali: se non si è in grado di reggere psicologicamente lo stress di un’oscillazione negativa dei titoli nel proprio portafoglio e meglio non intraprendere nessuno tipo di Forex trading. Nonostante l’impossibilità di una strategia che assicuri il successo, o meglio di uno stile di trading, ci sono alcune irrevocabili regole di base che valgono tanto per il trader esperto quanto per l’ultimo arrivato:
- Non si investe mai denaro che non si è disposti a perdere;
- Il portafoglio va differenziato;
- Ci si impegna in trading coerenti con il proprio profilo di rischio.
Cosa significano queste affermazioni?
- La quantità di denaro che si investe può andare perduta interamente. Vanno destinati al trading risorse alle quali si è disposti a rinunciare in caso di investimenti basati su previsioni sbagliate. L’ansia che deriva dall’aver investito un capitale maggiore rispetto alle proprie possibilità di perdita rischia di generare comportamenti controproducenti in occasione di apertura e chiusura delle posizioni, portando a scelte dettate dal panico e non dalla strategia.
- La differenziazione del portafoglio serve per attuare la saggia tecnica di diversificazione del rischio. La volatilità può colpire a sorpresa ciascun titolo, ma generalmente non colpirà mai tutti i titoli insieme. La differenziazione può riguardare diversi titoli dello stesso comparto o diversi comparti.
- L’individuazione del proprio profilo di rischio è necessaria per capire l’ammontare del capitale da investire e la rischiosità degli strumenti in cui investire. L’alta volatilità del Forex va calmierata da un investimento di proporzioni ridotte se il proprio profilo di rischio si attesta nella fascia bassa.
Quanti soldi servono per iniziare ad operare nel Forex?
L’ammontare minimo per iniziare a fare trading dipende dal broker che si è scelto. Attualmente lo strumento principe sono i broker online che richiedono un deposito iniziale che mediamente va dai €10 ai €250. Questa è la cifra per aprire un conto. Per operare nel mercato gli investimenti possono variare parecchio. Per quanto riguarda il Forex sono spesso sufficienti importi minimi anche inferiori all’euro per aprire la più piccola delle posizioni di trading. Per permettere un maggiore guadagno anche agli investitori più piccoli, i broker applicano le cosiddette leve, strumenti che amplificano gli effetti delle oscillazioni di prezzo, sia in positivo che in negativo.
Il Forex è legale?
Il Forex è un’attività completamente legale in Italia e in molti altri paesi del mondo. Il pericolo può derivare dall’affidarsi a broker truffatori, ma l’offerta di broker legali e riconosciuti è talmente ampia da poter tranquillamente scegliere il proprio intermediario finanziario con la massima soddisfazione.
Quali sono gli strumenti automatici del Forex?
Le piattaforme di trading mettono a disposizione dell’investitore una serie di strumenti di gestione automatica del portafoglio. Questo serve per contenere eventuali danni da oscillazioni impreviste che possono occorrere durante i momenti in cui non si è di fronte al monitori per reagire alle oscillazioni del mercato valutario, prendendo posizione. Gli strumenti servono sia per limitare le perdite sia per cogliere le occasioni che abbiamo definito come più interessanti a seguito delle analisi di mercato. Ecco i principali strumenti:
Strumenti di chiusura automatica della posizione:
- Stop loss: si tratta di un limite alle perdite. Generalmente se ci si deve allontanare dal monitor o se si ha un portafoglio vario in un momento particolarmente volatile e non si vuole perdere il controllo sulle posizioni aperte si imposta un valore sotto il quale un certo titolo non deve scendere. La funzione stop loss chiuderà la posizione al nostro posto qualora il titolo dovesse calare fino a quel livello. Da notare che lo stop loss, a seconda del profitto/perdita in essere, può essere impostato al di sopra o al di sotto del prezzo d’acquisto.
- Take profit: è lo strumento complementare dello stop loss. Quando si è individuato un livello soddisfacente di guadagno si può impostare il portafoglio in modo che chiuda la posizione quando “ci riteniamo soddisfatti”. Si tratta di una decisione altamente strategica nonostante la semplicità dell’azione poiché permette di mantenere la strategia anche in caso di eccezionali rialzi che possono portare a comportamenti avidi di eccessiva attesa.
Strumenti di apertura automatica della posizione:
- Entry limit: è l’impostazione che permette di aprire una posizione comprando il titolo quando il prezzo scende al valore indicato. Tendenzialmente si tratta di uno strumento da utilizzare a seguito di accorte analisi di mercato che abbiano individuato una soglia cruciale per quello specifico titolo.
- Entry stop: è lo strumento complementare rispetto al precedente e porta all’apertura della posizione quando il prezzo sale ad un determinato valore.
- Leve: Sono il moltiplicatore che viene spesso applicato di default dal broker. Utilizzando le leve una previsione corretta può portare a un guadagno più consistente anche in caso di un investimento minimo, essendo le leve dei moltiplicatori che lavorano moltiplicando per 10, 50, 200 volte il guadagno. Lo stesso vale anche per la perdita. Con un investimento piccolo, si rischiano di fare grandi danni quando la previsione è sbagliata.
Quali altri strumenti ha a disposizione un trader?
Gli strumenti a disposizione dei trader sono molto numerosi e vengono forniti direttamente dai broker, a meno che il trader non abbia una formazione personale che non renda necessari questi supporti.
- Copy trading e social trading: questa pratica consente di far partecipare a una strategia win-win i trader esperti e i meno esperti, permettendo ai meno esperti di guadagnare copiando le strategie dei “guru” della piattaforma, i quali guadagnano in commissioni dalle performance dei loro follower. I guru vengono individuati dalle statistiche della singola piattaforma e i broker che usano questo sistema offrono strategie statisticamente molto superiori alla media.
- Formazione: i broker mettono a disposizione tantissimi strumenti per la formazione personale di ogni livello, dall’ABC del trading fino alle strategie più raffinate. Il materiale può essere in qualsiasi formato, anche audio/video.
- Conto demo: si tratta di un conto dimostrativo dove il neo-trader può familiarizzare con gli strumenti che avrà a disposizione una volta che avrà effettuato il deposito in denaro reale. Con questo conto si imparano gli effetti dei singoli strumenti e soprattutto si conosce l’interfaccia grafica del broker, utilissima per i momenti di alta volatilità che richiedono impostazioni rapide dei comandi.
- Calendario economico, notizie live e trend del broker: i broker mettono solitamente a disposizione dei trader il calendario economico che permette di anticipare il sentiment degli investitori attorno ad eventi di grande portata economica e finanziaria. Spesso i broker attivano anche un servizio di news online e un monitoraggio del trend interno della piattaforma.
Quali sono i migliori siti per il Forex trading?
Attualmente l’offerta è decisamente ampia e il consiglio è quello di scegliere fra la rosa dei migliori broker online autorizzati e regolamentati e di provare il conto demo in modo da coglierne le differenze e scegliere poi con cognizione la piattaforma più adatta alle proprie esigenze. Per aiutarvi nel primo approccio vi consigliamo una selezione di trader altamente quotati e molto utilizzati nel mercato italiano.