Si dice che con il trading binario si possono trasformare mille euro in diecimila in un solo giorno. E’ vero. Allo stesso modo però e con altrettanta velocità si può anche perdere il danaro investito. Uno dei vantaggi del trading binario è certamente la celerità, ma trattasi di un’arma a doppio taglio. Lo stesso si può dire della capacità di trasformare le cifre piccole in grandi, perché può avvenire anche il viceversa.
Orientarsi in questo sistema di speculazione finanziaria non è semplice come può sembrare dalla scelta “su” o “giù”. Il trading binario può essere approcciato a più livelli, anche solo con una “demo” che permette gratuitamente di tentare, tramite delle simulazioni, operazioni di mercato ed esercitarsi. Dopo l’approccio simulato, è consigliabile entrare nel mercato gradualmente con piccolissimi importi (anche sotto i cinque euro), arrivando progressivamente a cifre superiori quando si acquisisce dimestichezza.
E’ importante stabilire un budget dedicato che sia proporzionale a quanto si è disposti a perdere e non mirato a quanto si spera di guadagnare. Essere prudenti può essere una strategia d’attacco oltre che di difesa.
Poniamo il caso di voler investire in trading mille euro in un mese, come primo investimento sarà preferibile una percentuale del 3% e sulla base dei risultati riscossi si potrà decidere come e se procedere. Non bisogna credere a coloro che affermano che il trading binario sia un gioco d’azzardo, né a coloro che lo descrivono come estremamente semplice. La verità è che con il trading binario si sa già, entrando nel mercato, quanto si guadagnerà e quanto si perderà.
Si tratta dunque di un lavoro fatto in consapevolezza e che non può far perdere più di quanto il trader non abbia consapevolmente deciso di mettere a rischio.
Entrando nel meccanismo delle opzioni binarie si prende consapevolezza che non basta un’unica strategia per vincere, bensì occorre “fluttuare” ed adattarsi al mercato man mano che esso esegue i suoi normali mutamenti nel tempo, nel lungo e nel breve termine.
Altro punto fondamentale da tenere in considerazione è che, pur essendo la scelta da effettuare apparentemente limitata (su o giù), non si può prescindere dall’analisi del mercato, dalle tendenze storiche su cui fondare le proiezioni ed in generale dallo studio dei candlestick. Solo essendo un trader concentrato, competente e informato si possono ottenere manovre profittevoli senza rischiare di perdere quel che fortuitamente si è guadagnato.
Trading: tradizionale e binario a confronto
Sebbene il trading binario abbia il merito di aver semplificato il mercato ed avvicinato alla speculazione finanziaria anche l’utenza inesperta, non si deve cadere nell’errore di non ritenerlo un mercato fatto di professionisti.
Anche quello binario è un mercato capace di essere estremamente profittevole e non si tratta – come alcuni insinuano – di una roulette dove puntare sul rosso o sul nero (nella fattispecie “su” o “giù”). Nessuno meglio di un professionista del settore può capire e sfruttare al meglio tutti gli ingranaggi del trading binario, applicando le analisi tradizionali ad un mercato che non è fatto solo di fortuna.
Il trader nel mercato tradizionale non agisce senza aver prima studiato a fondo, analizzato i dati storici e le proiezioni all’interno dei candlestick e progettato strategie d’ingresso ed uscita. Gli strumenti principali quando ci si muove in questa maniera sono gli stop loss e i take profit.
Il primo strumento viene posto molto vicino al prezzo d’ingresso, così da ridurre al massimo le eventuali perdite, il secondo viene posto – non senza dubbi – in prossimità del prezzo che si ritiene soddisfacente come guadagno rispetto alla somma investita. Spesso si ritiene, anche in questo caso a torto, che il mercato binario non sia dotato degli stessi strumenti.
La stessa apertura della posizione nel mercato binario corrisponde ad uno stop loss, si sa infatti che “a rischio di perdita” è solo il capitale investito e null’altro se non quello che il trader sceglie di mettere in campo. Allo stesso tempo aprendo la posizione si conosce anche il take profit, equivalente alla percentuale di ritorno, anche questa nota da subito e variabile a seconda di broker ed asset selezionati.
Conseguenzialmente a queste costatazioni, il trading binario appare molto vicino a quello tradizionale soprattutto del tipo intraday o scalping e con anzi una caratteristica di maggiore sicurezza, ossia l’eliminazione dei dubbi relativi al punto in cui fissare il take profit.
Questo dettaglio non è da considerarsi di scarsa importanza perché strettamente legato alla forza o alla debolezza della psicologia del trader che sono poi le caratteristiche che ne determinano successi o insuccessi.
Il trading binario richiede all’operatore di saper stabilire se un titolo si muoverà verso l’alto o verso il basso, decidendo grossi guadagni o grosse perdite con modalità che non dipenderanno solo dalla fortuna bensì dall’esperienza e dalla conoscenza del mercato dell’operatore finanziario.
Si aggiunga inoltre che il mercato finanziario mette di volta in volta in campo il 100% del valore investito, ma sta all’operatore la scelta del capitale da investire che può essere per assurdo anche solo un euro. La fama negativa del trading binario appare dunque sostanzialmente immotivata, forse frutto di malanimi causati dai broker tradizionali che hanno visto confluire grosse somme di liquidità verso questo tipo di mercato, a loro scapito ovviamente.