Indice contenuto
Codice tributo 1631, cosa è e a cosa si riferisce
In sede di dichiarazione dei redditi, tutti i contribuenti dotati o meno di partita IVA sono tenuti a procedere alla compilazione del modello F24 nel quale vengono riepiologati, tra l’altro, tutte le poste di debito e credito di imposta gravanti sul soggetto al fine di definire la sua posizione rispetto all’Erario e al versamento degli ammontari fiscali dovuti, A questo scopo, l’Agenzia delle Entrate ha definito dei codici alfanumerici (i cosiddetti Codici Tributo) che si riferiscono a specifiche imposte, sanzioni o diritti di detrazione che fanno capo al soggetto dichiarante. Al fine di poter procedere a una corretta redazione della propria dichiarazione dei redditi, è necessario pertanto conoscerne il significato onde evitare inconvenienti, ritardi e spese impreviste.
Tra i vari codici tributi previsti, il codice 1631 rientra nella categoria più ampia di codici che consentono di avvalersi per compensazione di un credito di imposta maturato dal contribuente in periodi fiscali precedenti. Dal momento che il codice 1631 viene poco di frequente utilizzato in sede di dichiarazione dei redditi, è necessario comprenderne il significato e l’ambito di applicazione, per poter procedere ad una compilazione corretta dei documenti di dichiarazione dei redditi.
In questo articolo vi spiegheremo il contenuto del codice 1631, fornendo tutte le informazioni pratiche necessarie per avvalersene.
CHE COS’E’ IL CODICE TRIBUTO 1631?
Il codice tributo 1631 è stato introdotto dall’Agenzia delle Entrate attraverso la Risoluzione del 10 Febbraio 2015 n. 13 con la quale sono stati istituiti i codici tributo che possono essere utilizzati in compensazione delle somme rimborsate e delle eccedenze di versamento di ritenute fiscali trattenute alla fonte dai datori di lavoro o dai sostituti di imposta.
In altre parole, i codici tributo consentono una compensazione dei crediti maturati dal dichiarante in precedenti periodi fiscali con i debiti ancora da saldare per la stessa categoria di imposta (compensazione verticale) oppure di recuperare tali crediti di imposta decurtandoli da debiti fiscali maturati dallo stesso soggetto su differenti categorie di tributi (compensazione orizzontale).
Il codice tributo 1631 è intitolato “Somme a titolo di imposte erariali rimborsate dal sostituto di imposta a seguito di assistenza fiscale” in base a quanto stabilito dall’articolo 15, comma 1 del Decreto Legislativo numero 175 del 2014. In particolare, il codice tributo 1631 può essere incluso nel modello F24 di dichiarazione dei redditi per indicare le somme erariali a credito che vengono rimborsate dal sostituto di imposta in seguito ad avvenuta assistenza fiscale, con riferimento esclusivo a specifici moduli di liquidazione della dichiarazione dei redditi (in particolare il modello 730). Ovviamente, rientrano nel termine di “assistenza fiscale” tutte quelle attività e quei servizi di supporto e consulenza fiscale destinati a lavoratori dipendenti o già pensionati da parte dei datori di lavoro, dai centri di assistenza fiscale (CAF), dagli enti previdenziali o dai professionisti abilitati.
DOVE INSERIRE IL CODICE TRIBUTO 1631 NEL MODELLO F24?
Nel caso in cui sussistano le condizioni per potersi avvalere di una compensazione del credito di imposta in seguito ad avvenuta assistenza fiscale, il codice tributo 1631 dovrà essere opportunamente inserito all’interno del modello F24 nella Sezione “Erario”. In particolare, sarà premura del dichiarante inserire nella prima colonna della sezione il codice numerico 1631 ed includere all’interno della terza colonna l’indicazione dell’anno di imposta a cui le somme rimborsate fanno riferimento. Viceversa, non è necessario inserire alcun dato all’interno della seconda colonna (rateazione, regione, provincia, mese di riferimento) mentre l’ammontare di spesa dovrà essere indicato nella quarta ed ultima colonna (importi a credito compensati). Nell’ultima riga della sezione sarà necessario calcolare e riportare i totali rispettivamente degli importi a debito versati e dei crediti di imposta compensati, la cui differenza definisce il saldo e, pertanto, la posizione fiscale netta del contribuente.
E’ necessario, infine, lasciare in bianco le caselle contrassegnate con le diciture “codice ufficio” e “codice atto”.
Si ricorda che in caso di compensazioni orizzontali è attualmente previsto un limite di spesa paria 5 mila euro annui, al di sopra del quale la dichiarazione dei redditi dovrà essere corredata da un visto di conformità direttamente apposto da un professionista abilitato (commercialista, esperto contabile o revisore contabile).