Il
modello F24 è un documento che viene utilizzato da tutti i
contribuenti, tra cui anche coloro che non detengono una partita IVA,
per versare tributi, contributi e premi, operando con un’unica
operazione di pagamento. Tra i pagamenti da effettuare esistono
differenti modelli d’imposta tra cui i codici tributo che vengono
classificati da una serie numerica a seconda della tipologia, tra cui
i più comuni sono quelli per effettuare l’adempimento dell’Irpef,
Imu, Tasi, Tarsu, Tares.
Andiamo a conoscere cos’è e come
funziona nello specifico il codice tributo 1655.
Cos’è il codice tributo 1655
Istituito nel 2014 dall’agenzia delle entrate il codice tributo
1655, serve per permettere ai datori di lavoro che operano come
sostituti d’imposta di recuperare tutte quelle imposte erogate ai
dipendenti che lavorano nell’azienda e che possono usufruire del
cosiddetto bonus Renzi.
Dato che questi datori anticipano il
credito del Bonus Renzi, chiamato comunemente Irpef, per recuperare
le imposte cedute, il Fisco gli ha permesso di usufruire del codice
tributo 1655 da utilizzare per la compilazione del modello F24,
documento che serve proprio per effettuare il recupero di credito.
Il Bonus Renzi fu introdotto nel 2015 tramite la legge stabilità,
utilizzata per tutti i lavoratori dipendenti sia del settore pubblico
che di quello privato, per soci di cooperative, per chiunque riceva
assegni di mobilità, cassa integrazione o disoccupazione, per i
lavoratori a contratto a tempo determinato, per i titolari di borse
di studio e anche per badanti che seguano regole precise, compilando
determinati moduli. Dal 2016 questo bonus è stato erogato anche ai
lavoratori delle forze dell’ordine (polizia, carabinieri, capitaneria
di porto, vigili del fuoco ed esercito). A questo bonus hanno però
diritto solamente i dipendenti che non superano i 27.000 euro annui
ed è incluso nella busta paga anche senza fare domanda per
richiederlo.
Dato che il recupero delle somme avviene tramite
l’utilizzo del modello di pagamento F24, molte delle limitazioni
previste dal decreto legge 241 del 1997 non sono applicabili dato il
fine di recupero da parte dei sostituti d’imposta.
Come funziona il Codice tributo 1655
Durante la compilazione del modulo F24, va inserito nella sezione chiamata erariale, dove trovate scritto a credito, indicando poi il mese e l’anno in cui è avvenuta questa erogazione. Se il bonus è stato utilizzato erroneamente invece dovrete inserire i dati nella colonna con scritto a debito così da risolvere il problema.
Solitamente per la compilazione del codice tributo 1655 si procede compilando correttamente una serie di campi obbligatori, andiamo a vedere quali:
– il contribuente: dove vanno precisati i dati anagrafici e il codice fiscale;
– i codici del tributo: dove si va ad indicare la tipologia di imposta che bisogna pagare;
– l’anno e il mese: dove si indica l’anno e il mese a cui si riferisce l’imposta che si andrà a pagare successivamente, scrivendola per quanto riguarda il mese con due numeri (03 per esempio), mentre per l’anno per esteso con quattro numeri (per esempio 2020). I contribuenti a cui l’anno di imposta non coincide devono modificare la compilazione inserendo l’anno a cui essa si riferisce;
– la regione e la provincia di riferimento: dove viene indicato il codice della regione e quello della provincia per cui si effettua l’imposta;
– l’importo: troverete tra le caselle gli importi a debito e gli importi a credito da compilare, ovviamente riportate la cifra da compensare nella casella a credito a cui vi state riferendo;
totale: potete trovare il totale A, rivolto al totale degli importi di debito e il totale B dedicato al totale degli importi di credito che avete compilato precedentemente;
– saldo: la somma dei totali.
Inoltre è importante riportare le cifre nel modo corretto inserendo accanto al numero a due o tre cifre, i due numeri successivi anche se sono due zeri (70,00 oppure 65,56). Se il terzo numero dopo la virgola è uguale a 5 dovrete approssimare la cifra in eccesso (ad esempio 65,565 diventerà 65,57) viceversa se è inferiore l’approssimazione sarà per difetto (ad esempio 65,564 diventerà 65,55).
Vi ricordiamo, per concludere, che il pagamento del modello dovrà avvenire telematicamente nel caso in cui il contribuente sia possessore di una partita Iva mentre può avvenire tranquillamente online, agli sportelli di agenzie di riscossione, in banca e negli uffici postali in caso non sia possessore di una partita Iva.