In questa guida facciamo un po’ di chiarezza sul codice tributo 3813, indispensabile per compilare in maniera corretta il modello F24 ai fini IRAP. Come noto, infatti, il sistema di numerazione adottato dall’Agenzia delle Entrate e che serve per identificare le varie tasse e imposte da pagare, è ricco di codici che potrebbero mandare in confusione il contribuente, anche perché molto spesso riferibili alla medesima tassa. Vediamo, nello specifico, che cos’è il codice 3813, quando deve essere usato e come inserirlo nel modello F24.
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A cosa si riferisce esattamente il codice tributo 3813?
Questo codice riguarda il pagamento della seconda rata relativa all’acconto IRAP. L’Imposta sul Reddito delle Attività Produttive si versa in due rate, di cui una entro il mese di giugno e l’altra non oltre novembre. Nel primo caso si utilizza il codice 3812, mentre nella seconda ipotesi si deve indicare nel modello F24 il 3813.
L’IRAP: cos’è, come si paga
L’IRAP colpisce tutti coloro che sono titolari di un’attività produttiva di qualsiasi genere. La competenza di questa imposta è delle regioni che ne stabiliscono la aliquote. Solitamente l’imposta incide nella misura del 3,75% sul fatturato, ma la percentuale può variare in base alla tipologia dell’attività e al massimo arriva al 4,5%. In sede di compilazione del modello F24 occorre prestare massima attenzione, poiché all’IRAP vengono associati diversi codici.
A questo riguardo solo il codice tributo 3813 si riferisce al secondo acconto dell’Imposta sul Reddito delle Attività Produttive. Lo stesso codice può essere utilizzato anche per pagare in un’unica soluzione l’imposta, quindi nel caso in cui il contribuente scegliesse di saltare il primo acconto per versare il totale dell’imposta entro novembre.
Ricordiamo che la prima rata IRAP, cioè quella associata al codice tributo 3812, si riferisce al 40% del totale da pagare entro il 16 giugno. La seconda rata da versare entro il 30 novembre, abbinata al codice tributo 3813, invece, ammonta al 60%. L’ammontare dell’IRAP, nello specifico, si calcola considerando il valore della produzione al netto dei costi di esercizio. Sulla base imponibile ottenuta occorre applicare la percentuale regionale, seguendo quindi lo stesso meccanismo previsto per il calcolo dell’imposta sui redditi.
Quando si utilizzano i codici IRAP occorre anche non confondere il 3813 con il 2002. Quest’ultimo, infatti, si riferisce l’IRES, ovvero all’Imposta sui Redditi delle Società che grava sulle persone fisiche. Spesso i contribuenti commettono l’errore di utilizzare il codice 2002 per pagare gli acconti IRAP. In realtà solo il 3813 serve per adempiere al secondo acconto o per versare con un unico pagamento il totale l’IRAP.
Pagamento dell’IRAP utilizzando il codice tributo 3813
L’Imposta sul Reddito delle Attività Produttive si può pagare non solo con il modello F24, ma anche usando l’F24 EP, riservato agli Enti Pubblici per la Pubblica Amministrazione. In sede di compilazione dei modelli bisogna specificare il codice 3813 per pagare la seconda rata o l’intera imposta, l’importo in euro effettivamente da versare e l’anno di riferimento dell’imposta.
Il codice 3813, per il secondo acconto IRAP o rata unica, deve essere accompagnato anche da quello della regione in cui viene svolta l’attività produttiva e che si ricava accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate.
Bisogna anche ricordare di non omettere la compilazione della voce “importi versati”, indicato il relativo ammontare nelle sezioni “Totale E” e “Totale F”. La prima voce identifica il totale degli importi a debito, mentre la seconda l’ammontare a credito. Al seguire si trova la voce “Saldo E-F” in cui indicare la differenza fra importi a debito e a credito. Le voci che si devono lasciare in bianco cono “rateazione/mese rif” e “importi a credito compensati”.
La legge consente anche di denunciare in modo spontaneo il mancato pagamento dell’IRAP tramite l’istituto del ravvedimento operoso, attraverso il quale si può beneficiare di una riduzione della sanzione. Il contribuente che si avvale del ravvedimento operoso sarà chiamato a versare l’ammontare dell’IRAP impagata, gli interessi di mora e la relativa sanzione. I tre importi devono essere pagati separatamente utilizzando il modello F24.
In questo caso i codici tributo per versare l’IRAP omessa sono 3812 o 3813, rispettivamente se l’imposta si riferisce alla prima o seconda rata. Il codice che riguarda la sanzione IRAP è invece l’8907, mentre gli interessi sul ravvedimento operoso sono associati dal codice 1993. Ricordiamo che i contribuenti che scelgono di avvalersi del ravvedimento sono comunque soggetti al controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, al fine di riscontrare ulteriori anomali e omissioni.
Cosa succede se invece si ricevono dall’Agenzia delle Entrate importi a credito a titolo di IRAP che non sono dovuti? In questa ipotesi, che si verifica spesso quando vengono usati in compensazione crediti esistenti, dovranno essere usati i codici tributo relativi alla restituzione degli importi indebitamente percepiti, ovvero 8084, 8085 e 8086, rispettivamente per l’imposta, gli interessi e le sanzioni.
Come visto l’uso del codice 3813 richiede molta attenzione perché è facile commettere errori, specialmente quando non si dispone di competenza in materia. Il supporto del proprio commercialista di fiducia si rivela quindi indispensabile per una corretta compilazione del modello F24.