Il codice tributo 3850 è quello che deve essere utilizzato per il pagamento annuale del diritto camerale da parte di tutte le aziende iscritte al Registro della Camera di Commercio, o che siano state anche semplicemente annotate. Questo codice tributo non riguarda quindi i lavoratori dipendenti, nè i professionisti per i quali non vi è obbligo di iscrizione alla CCIAA ma solo agli albi professionali di riferimento, ma riguarda invece attività artigianali e commerciali. I soggetti interessati dovranno usarlo per il pagamento del diritto camerale, o diritto annuale, dovuto alla sede situata nella circoscrizione territoriale in cui si trova la sede dell’impresa a cui il tributo si riferisce.
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Come compilare il modello F24 per il pagamento codice tributo 3850
Nella compilazione del modello F24 per il pagamento del codice tributo 3850 dovranno essere inserite tutte quelle voci comunemente presenti per tutti i codici tributo e presenti nella prima sezione del modulo, ovvero:
- codice fiscale
- denominazione dell’azienda
- domicilio fiscale
Una volta compilata questa parte occorre passare alla sezione relativa al codice tributo 3850, che è quella che riporta la dicitura Sezione IMU ed altri Enti Locali. Qui andremo ad inserire la parte contraddistinta dalla scritta Codice Ente/Codice Comune con la sigla della provincia in cui ha sede l’attività, per poi scrivere 3850 nel campo Codice Tributo. Dove è richiesto l’anno di riferimento dovremmo indicare l’anno di imposta a cui si riferisce il tributo, mentre l’importo dello stesso dovrà essere indicato nel campo Importi a debito versati.
A questo punto, qualora non abbiamo nessuna cifra da poter far valere come somma a credito per diminuire l’imposta, quello stesso importo andrà riportato sia nel Totale G – Somma degli importi a debito Sezione IMU ed altri Tributi Locali, sia nel Saldo dovuto. Tutti gli altri campi della sezione andranno lasciati in bianco.
Codice tributo 3850: importo da versare
Per conoscere l’importo annuale dovuto per il diritto camerale è possibile contattare la Camera di Commercio di riferimento oppure effettuare il calcolo del diritto camerale direttamente online collegandosi al sito https://dirittoannuale.camcom.it. Dopo aver inserito nell’apposito spazio il codice fiscale della propria impresa sarà possibile avere il calcolo online degli importi ed eventualmente anche procedere a pagare direttamente online quanto dovuto. Se vi sono situazioni pendenti relative ad anni precedenti poi potremmo visualizzarle cliccando sul bottone Atti ed accedere ad un possibile Ravvedimento Operoso per sanare irregolarità pregresse.
Codice tributo 3850: termini di pagamento
Il termine ultimo per pagare il diritto annuale CCIAA scade il 30 giugno di ogni anno e, qualora la scadenza cada in un giorno festivo, il versamento slitta al primo giorno feriale successivo. Vi è comunque la possibilità di pagare nei 30 giorni successivi con una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interessi e senza ulteriori sanzioni.
Un’ultima considerazione vorremmo farla riguardo al sistema di pagamento che è possibile utilizzare per pagare il codice tributo 3850: diversamente da quanto può accadere per altre imposte e tasse il pagamento del codice tributo 3850 dovrà essere fatto esclusivamente attraverso il Modello F24. Non sono ammessi versamenti nè attraverso bonifici nè con bollettini postali entrambi considerati non in regola.
Azienda con più sedi: cosa fare?
Abbiamo detto che il diritto camerale deve essere corrisposto, utilizzando il codice 3850 alla sede CCIAA territorialmente competente in base alla sede dell’azienda (che nel modello F24 viene identificata attraverso la sigla della provincia che indicheremo nel campo Codice Ente/Codice Comune). Può però accadere che una stessa azienda abbia più sedi situate anche in province diverse: come comportarci in tal caso? In questo caso è possibile compilare più righi sullo stesso modello F24 (uno per ogni sede), indicando in ciascuno il medesimo codice tributo (3850) ma provincia ed importo riferito ad ogni singola unità. Questa eventualità si verifica spesso, in particolar modo quando ci troviamo davanti ad aziende di grandi dimensioni che possono essere distribuite sull’intero territorio nazionale e che saranno quindi ovviamente iscritte in modo diverso rispetto a quelle che hanno un’unica sede produttiva.