I mutui a tasso variabile sono i mutui che prevedono, per l’intero periodo di rimborso, un tasso di interesse che varia al variare di particolari indici di mercato, di solito indici tipo Euribor o simili.
I mutui a tasso variabile hanno il vantaggio di diminuire quando gli indici di riferimento sul mercato diminuiscono, ma hanno anche lo svantaggio di aumentare quando gli indici aumentano. La scelta di accendere un mutuo a tasso variabile è un’opzione che può essere molto rischiosa, in periodi di espansione economica i tassi tendono a salire, di conseguenza il mutuo a tasso variabile vedrà le sue rate ampliarsi in maniera esponenziale. I
l tasso variabile è indicato quando il mutuo è di breve durata e i tassi sul mercato hanno un trend basso, difficilmente nel breve periodo si assisterà ad un balzo repentino verso l’alto. I mutui a tasso variabile nel lungo periodo possono essere anche vantaggiosi in confronto a quelli a tasso fisso, facendo il totale alla fine del rimborso e confrontando i due tipi di mutui, ma per poter usufruire di questo vantaggio si deve essere disposti a pagare, in alcuni periodi, rate molto elevate, a fronte di altri in cui si pagano basse.
Se le disponibilità economiche permettono di far fronte a periodi in cui la rata del mutuo a tasso variabile si rialzerà, si può tranquillamente optare per questo tipo di finanziamento, là dove, invece, le disponibilità non permettono di pagare le fluttuazioni che possono avere le rate è meglio scegliere un mutuo a tasso fisso.
Mutui a tasso variabile: mutui con tasso di interesse variabile durante la durata del finanziamento.
Richiedere un mutuo spesso diventa un’esigenza, per molti, ma come districarsi tra tutte le varie tipologie di mutui e soprattutto come trovare il mutuo più conveniente, che ci permetta cioè di restituire il finanziamento in piccole rate e magari pagando anche poco gli interessi?
Tra le varie tipologie di mutui ottenibili, vediamo il mutuo a tasso variabile.
Un mutuo a tasso variabile è quello che prevede un tasso di interesse variabile nel tempo; il suo movimento è dato dal fatto che risulta legato ad una particolare grandezza, come ad esempio L’EURIBOR.
Al variare della grandezza a cui è legata, cambia il tasso di interesse e, di conseguenza, l’ammontare dell’interesse che si deve pagare sulla rata da rimborsare per restituire il prestito, e, quindi, la rata stessa.
La rata di un mutuo a tasso variabile è formata da una parte di capitale da rimborsare all’istituto di credito che ha finanziato il mutuo e l’altra dall’ammontare dell’interesse, che è il guadagno percepito dall’istituto per l’erogazione del mutuo. Se l’ammontare dell’interesse varia, varierà ovviamente anche la rata da pagare per restituire il mutuo.
All’aumentare della grandezza di riferimento, aumenterà la rata, viceversa al diminuire della stessa scenderà anche l’ammontare della rata da versare per restituire il mutuo.