L’assenza di una fonte di reddito pesa spesso come un macigno sulla gestione degli affari famigliari di cui si deve preoccupare una casalinga. E gli istituti di credito italiani, o altri enti finanziari, nella maggior parte dei casi rifiutano il prestito alle casalinghe sprovviste di una busta paga.
La mancanza del salario mensile viene visto alla pari dell’assenza di una garanzia del pagamento, ovvero della restituzione dei soldi. Tutto questo si traduce in una situazione economica disastrosa. Occorre comunque sapere che per rimediare a questa situazione c’è una soluzione: i prestiti personali a tassi agevolati.
Questi sono pensati proprio le casalinghe sprovviste di una fonte di reddito mensile e i tassi agevolati permettono di restituire i soldi avvalendosi dei modi migliori. Tali prestiti possono essere richiesti in diversi casi che spaziano dalla necessità di effettuare un acquisto per la propria abitazione o ai bisogni più urgenti.
La lista completa dei motivi validi per cui si può richiedere un piccolo prestito per casalinghe senza busta paga può essere trovata sul web.
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Come chiedere il prestito per casalinghe senza busta paga
Innanzitutto occorre rivolgersi a un istituto di credito italiano, come una banca. In alternativa, una qualsiasi casalinga può prendere in considerazione l’idea di contattare un’associazione finanziaria. La quantità massima di soldi che potrebbero venire concessi alla casalinga che ne ha necessità varia in base all’istituto di credito stesso.
Tutti i fattori del prestito, come la durata dello stesso, gli interessi, la somma da restituire e così via, sono da definire insieme ai funzionari dell’istituto di credito al momento della stipulazione dell’accordo. Una volta che entrambe le parti hanno apposto le loro firme sugli opportuni documenti il prestito è da considerarsi stipulato.
Qualora si avesse necessità di una somma particolarmente alta, la casalinga potrebbe presentare alla banca la firma di un garante. Quest’ultimo è rappresentato da una terza persona, possibilmente al di fuori del nucleo famigliare, che garantisca la restituzione del prestito qualora la donna non fosse in grado di farlo personalmente. Infine, l’ultima opzione utile per avere il prestito facilmente è d’ipotecare la casa (ma solo qualora questa fosse di sua proprietà).
Utilizzando quest’ultimo modo, il prestito verrebbe sicuramente concesso in brevi termini e la quantità di soldi forniti dall’istituto di credito sarebbe calcolata in base al valore complessivo degli immobili.
Prima di ufficializzare il prestito, si consiglia sempre di richiedere il preventivo in modo da non ritrovarsi sorprese di alcun genere nel futuro ed essere completamente consapevoli della scelta effettuata. Per richiedere un preventivo non è necessario recarsi alla sede dell’istituto di credito scelto.
Basta visitare il sito web della banca scelta e utilizzare degli software automatici, oppure compilare un apposito cartiglio richiedendo le informazioni nella sezione riguardante i piccoli prestiti. Nel primo caso si otterrà il preventivo dopo qualche secondo, mentre nella seconda eventualità il preventivo sarà recapitato all’indirizzo e-mail indicato al momento della compilazione del cartiglio. Inoltre si consiglia anche di utilizzare l’internet per confrontare le modalità dei vari prestiti.
Documenti per ottenere il prestito per casalinghe
Generalmente questi sono del tutto identici ai documenti richiesti dagli istituti di credito per i prestiti di grande entità. Tuttavia, occorre considerare che la loro quantità potrebbe variare in base alle richieste specifiche degli istituti di credito, e a seconda anche del tipo di prestito stesso, nonché delle sue dirette conseguenze. Insieme ai documenti che attestino l’identità della richiedente, spesso vengono richiesti anche altri documenti. Il costo per richiedere il prestito è infimo. Alcuni enti potrebbero chiedere alla richiedente di acquistare delle marche da bollo, ma nella maggior parte dei casi non si spende nulla.
Piccoli prestiti per casalinghe senza busta paga
Si possono richiedere anche somme di denaro inferiori ai due mila euro. In tal caso si consiglia di utilizzare una carta di credito del tipo “revolving”. Quest’ultima permette alla richiedente di restituire il debito in rate accordate e diluite nel tempo. Tuttavia, in questo caso si dev’essere pronti a gestire dei tassi d’interesse abbastanza alti.