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restiti senza busta paga: a chi sono rivolti e requisiti per ottenerli
I finanziamenti di liquidità senza busta paga possono essere richiesti da chi, pur percependo un reddito, non può esibire il prospetto rilasciato dal datore di lavoro.
Questo significa che, ai fini dell’ottenimento di tale tipologia di prestiti, si deve comunque poter dimostrare di ricevere un compenso attestato da idonea documentazione quale, per esempio:
- CUD;
- ricevute di pagamento per prestazione di lavoro autonomo occasionale, collaborazione a progetto o cessione di opere d’ingegno;
- dichiarazione UNICO PF con indicati proventi finanziari o altri redditi di capitale, redditi diversi o da fabbricati (perché, magari, viene percepito un canone di locazione).
Che si tratti di un prestito ordinario o cambializzato, il richiedente deve sempre dimostrare la propria capacità di assolvere alle rate mensili di rimborso del finanziamento, garantendo in proprio o, se necessario, con fideiussione o avvallo di terzi.
Solitamente, questi prestiti senza busta paga vengono erogati in tempi veloci e possono essere richiesti da chi ha un’età compresa tra i 18 e i 65 anni.
Richiesta di prestiti senza busta paga online: vantaggi e costi
Il vantaggio di rivolgersi al credito online si traduce, essenzialmente, in due aspetti:
- velocizzazione della pratica e dell’erogazione del capitale, se la richiesta del prestito viene accolta;
- minori spese accessorie dell’operazione
- Banche e società finanziarie che operano online possono permettersi di praticare degli “sconti” ai propri clienti, al punto che spesso la gestione via internet di tali finanziamenti presenta costi iniziali pari a zero.
Per quanto concerne la tempistica, in linea generale esistono due casi:
- se la solvibilità del richiedente viene accertata mediante consultazione del Crif (la banca dati che contiene le informazioni creditizie), il prestito può essere concesso anche in 48 ore;
- nel caso in cui il soggetto a cui perviene la richiesta di prestito debba esaminare anche altra documentazione (ad esempio, CUD o dichiarazione dei redditi), i tempi di ottenimento del prestito possono variare dai 3 ai 7 giorni.
Prestiti senza busta paga: soggetti che li erogano online
Prima di confrontare le migliori offerte di prestiti online, è necessario ricordare che nessuna banca, o società finanziaria, eroga prestiti in assenza di garanzie.
Se si dispone della documentazione idonea a dimostrare la propria capacità reddituale o dell’avvallo di un terzo garante, ogni e-bank prende in considerazione la richiesta di prestito e, dopo aver eseguito i controlli sul Crif e aver armonizzato le esigenze del richiedente con le direttive proprie dell’istituto, può anche erogarlo.
Richiedendo i prestiti online, come accennato, non si sopportano le spese iniziali per l’esame e l’avvio della pratica, e si possono ottenere erogazioni di capitale anche fino a 30.000 euro, con rate determinate su misura del beneficiario e opzioni interessanti quali il “salto” o il “cambio” rata. In questo contesto, le offerte migliori, al momento, sono quelle di ING Direct, Carrefour Banca, Poste Italiane e Santander Consumer Bank. Tra le finanziarie, invece, segnaliamo le proposte di Findomestic, Fiditalia e Agos.
Prestiti senza busta paga: la richiesta online
La richiesta di prestito va inoltrata online, direttamente dal sito dell’istituto di credito o della finanziaria. Di solito, è necessario compilare un modulo con i dati personali del richiedente, la somma del prestito, la scansione di un documento d’identità, della tessera sanitaria, delle ultime bollette pagate e di qualsiasi certificazione utile a comprovare la percezione di un reddito.
Per le richieste di credito garantito da terzi, è sempre necessario l’appuntamento presso la filiale.
I prestiti cambializzati meritano un discorso a parte. Anche in questo caso il credito è ottenibile solo se si posseggono delle garanzie, ma la portata di queste ultime è inferiore rispetto ai prestiti di liquidità ordinari.
Questo perché la firma di una cambiale assicura al creditore strumenti legislativi molto forti per soddisfare il diritto alla riscossione. Tali prestiti, poi, possono essere erogati anche a ”cattivi pagatori” (purché non inseriti nel registro dei protesti cambiari), ossia a coloro che sono stati segnalati come tali nella centrale rischi del Crif.