Il Money Management consiste nella capacità d’individuare la giusta quantità di denaro da investire in ogni operazione di trading. E’ un concetto simile al Risk Management, ma con esso non va confuso.
Il Risk Management consiste nella valutazione dello stop loss, seguendo l’evoluzione del trading con dei calcoli che evitino grosse perdite di capitale. Il drawdown (serie consecutiva di trading in perdita) è la peggior paura di ogni trader ed è una possibilità che si può tuttavia controllare con diversi strumenti di sicurezza.
Uno dei principi fondamentali di Money Management è che quando si guadagna si aumenta l’esposizione, quando si perde la si riduce. In buona sostanza, secondo questo principio, se si è partiti con un capitale di 10 € e se ne sono guadagnati 500€ è ragionevole pensare che sia il momento di aumentare le esposizioni, così da raggiungere in un tempo minore obiettivi più vantaggiosi.
Il caso contrario, conseguentemente, richiede investimenti sempre più piccoli e prudenti per consentire al conto del trader di “riprendere fiato”.
Operare senza aver stabilito una perdita massima può voler dire mettersi a rischio di perdite che non possono essere recuperate. Altro principio importante è scegliere stop fondati su percentuali e non su quote fisse. Solo con uno stop percentuale si possono effettuare operazioni proporzionate e dinamiche, come il mercato richiede per rimanere competitivi.
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Strategie di Money Management
Secondo il Money Management, quando la direzione del titolo è quella sperata si possono seguire tre posizioni:
- nella prima, prudenzialmente, appena ottenuto dell’utile si preleva 1/3 del capitale guadagnato e lo si pone a riparo (così anche da pagare le commissioni e alleggerire il rischio). I restanti 2/3 andrebbero utilizzati in trailing stop.
- il secondo terzo andrebbe liquidato in target price, attendendo gli ulteriori utili da spostare in trailing stop.
- arrivati a dover gestire l’ultimo terzo, nella più rosea delle prospettive, ci potrebbero essere ulteriori guadagni ma in ogni caso si sarà messo al sicuro circa il 50% dell’investimento.
Ogni tre operazioni, buone o negative, è sempre bene fermarsi.
Nel caso delle positive: fatte tre operazioni positive, presa la pausa, si può ripartire con il 50% in più della dimensione della posizione. Si tratta di una posizione audace, che può fare buoni profitti ma può scatenare forti drawndown.
Nel caso delle negative: fatte tre operazioni negative, presa una pausa, si dovrebbe ripartire con il 50% in meno della dimensione della posizione. Se si operava al 20%, meglio ridurre al 10% per un po’, e così via.
Fondamenti di Money e Risk Management nel trading
La gestione del rischio e la valutazione dei soldi da investire caso per caso è un punto cardine nel trading. Talvolta questo aspetto è sottovalutato a danno del successo dell’investimento e conseguentemente dal trader.
Vi sono alcuni concetti fondamentali da tenere in considerazione prima di effettuare qualsiasi tipo di investimento (sia online che offline).
Anzitutto occorre comprendere che esiste una distinzione tra:
- Risk Management
- Position sizing
- Money Management
Alla base del trading ci dev’essere un’ottima conoscenza del proprio carattere, della propria predisposizione al rischio e capacità di mantenere la lucidità in condizioni di tensione. I migliori trader sono caratterizzati da una marcata componente intuitiva unita alla capacità di produrre anticipatamente strategie.
Uno dei primi obiettivi è la protezione del capitale e questo si ottiene ragionando nel money management sul rapporto tra K (percentuale di capitale da impiegare) in un determinato trade, detto anche position sizing. Il risk management, gestione del rischio, punta a salvare il capitale mettendo in atto degli opportuni stop loss.
La domanda da porsi per aprire una posizione è: “quanto sono disposto a perdere?”. La cifra da rischiare è ovviamente proporzionale al budget di partenza ed al numero di posizioni che si intende aprire.
Consigli
Poste queste premesse si possono stilare alcune considerazioni che saranno a fondamento di qualsiasi operazione di trading:
- Se l’obiettivo posto è troppo vicino al punto di ingresso, anche in presenza di buone percentuali, si sta operando in un rapporto rischio/rendimento sfavorevole. In questa situazione le perdite sarebbero superiori agli eventuali guadagni.
- Statisticamente, le posizioni aperte senza l’imposizione di stop loss possono solo condurre alla rovina.
- La strategia pianificata è l’unico modo per il trader per non farsi trascinare dalle emozioni del momento.
- La regola “compra quando tutti vendono e vendi quando tutti comprano” deve essere operata in sinergia con le altre regole.
- Non aprire mai grosse posizioni in corrispondenza di comunicati o importanti news sulle sorti di un titolo.
- Mai usare nel trading denaro necessario alle esigenze primarie. Nemmeno il trader con più successo al mondo può avere l’assoluta certezza che un investimento abbia la sorte sperata.
- Ogni perdita potenziale non deve essere mai superiore al 5% del capitale iniziale.
- Ogni operazione ha in sé una percentuale di casualità.
- E’ fondamentale essere pazienti e lucidi.
- Sfruttare i bonus messi a disposizione dai broker, iniziando magari da quelli che non richiedono alcun deposito obbligatorio, (Plus 500 ne è un esempio con il suo bonus di benvenuto per iniziare a fare trading online).