Il trading on line è la compravendita di attività mobiliari tramite computer. La compravendita non avviene direttamente in borsa, ma sempre tramite un intermediario autorizzato.
Oggi però, grazie a questa innovazione, quando dobbiamo compiere un’operazione di borsa, anziché recarci in banca o alla Sim di fiducia, sono loro a venire a casa nostra.
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Vantaggi del trading on line
I vantaggi del trading on line sono numerosi ed è per questo che gode di un forte successo.
La facilità di esecuzione, innanzitutto.
Niente più code, niente più timori o raccomandazioni. Finalmente siamo liberi di fare quello che ci pare e quando ci pare… basta che il collegamento funzioni!
A prima vista, sembra che uno dei vantaggi principali del Trading on line siano le basse commissioni.
Oggi si aggirano intorno all’ 1,90 per mille, mentre solo 2-3 anni fa le commissioni medie erano del 5-6 per mille.
A ben vedere, invece, il vero grande vantaggio sta nell’informazione che le banche e le sim interessate mettono a disposizione, pur di raccogliere clientela.
Oggi, le quotazioni in tempo reale sono davvero a portata di mouse e le analisi finanziarie pure.
Non bisogna aspettare il giorno dopo per leggere le news sul giornale, basta guardare le agenzie stampa su un qualsiasi sito finanziario.
La rivoluzione internet ha ribaltato le convinzioni acquisite.
Tutto ciò che allo sportello bancario tradizionale costava sempre più, oggi sul web è diventato gratis. La cosa buffa è che sono le stesse società ad offrire i medesimi servizi gratis sul web ed a caro prezzo allo sportello. Ci spingono a diventare “virtuali” !!!
Stessa sorte per la remunerazione dei conti, ormai sotto l’1% nei conti tradizionali, qualche mese fa era arrivata fino al 5% sui conti on line.
Insomma, il trading on line sembra che renda meglio dei Bot!
Ma a parte la cronaca del fenomeno, parliamo di come scegliere il servizio di trading on line che fà per noi.
Come scegliere il servizio di trading on line
Per anni, siamo stati abituati ad avere un solo interlocutore. Si sa, infatti, che l’italiano è restio a cambiare banca, colpa anche dei costi d’apertura e chiusura, nonché delle noie e problemi che sorgono per ogni spostamento (dossier titoli, addebito utenze, accredito stipendio, ecc.). Costi inventati e mantenuti dalle banche come strumento di fidelizzazione della clientela.
Sul web ovviamente, nella maggioranza dei casi, non ci sono né costi di attivazione, né spese di chiusura! In alcuni casi sono gratis pure il trasferimento titoli e le imposte di bollo (il cui costo se lo accolla il Broker).
Possibile? Certo, sul web, tutto è possibile.
Per cui, possiamo scegliere il servizio che ci sembra migliore e se non mantiene le nostre aspettative, passare al miglior offerente.
Mettiamo in guardia, però, che questa è teoria…o almeno quanto promesso.
Nella pratica si è infatti riscontrata più di qualche lamentela circa i soliti costi nascosti in qualche clausola stampata in formato microscopico. Insomma, le banche perdono il pelo ma non il vizio!
Quando si passa alla scelta, il primo sguardo lo si dà, ovviamente, alla pubblicità.
Dopo i gestori telefonici, per un certo periodo i protagonisti della pubblicità su carta stampata e TV sono diventati i broker on line! Ricordate lo spot con Sharon Stone (niente male!) o la bacchetta che promette di girare intorno a noi e al nostro mondo? Sì, proprio quel simpatico signore (con sorriso berlusconiano) che ha creato una banca intorno a noi, come già una casa coreana aveva fatto con la macchina d’altronde!
Strumenti finanziari del trading online
In borsa non si comprano solo azioni, ci sono tanti altri strumenti finanziari, per cui sarà da preferire il broker che ci dà la possibilità di operare anche con i warrant, i covered warrant, le tranquille obbligazioni ed i ballerini strumenti derivati (Fib30, MiniFib e Opzioni Mibo).
Riguardo quest’ultimi, sono ancora pochi i broker che oggi offrono la possibilità di fare trading on line sui derivati.
Per operare chiederemo poi al nostro broker quante più informazioni possibili, innanzitutto le quotazioni in tempo reale delle azioni su cui andiamo ad operare e le principali news e le agenzie stampa di carattere economico.
Al riguardo sono da distinguere le quotazioni date in modalità “pull” da quelle date in modalità “push“.
La differenza sta in questo:
· le quotazioni pull si aggiornano solo quando facciamo il reload della pagina o rinviamo la richiesta, quindi siamo noi che sollecitiamo l’aggiornamento
· le quotazioni push si aggiornano invece da sole. E’ il computer del nostro broker che ci invia in continua le quotazioni aggiornate, a tutto vantaggio delle nostre decisioni.
Un servizio del genere viene spesso proposto contro il pagamento di un canone mensile, essendo rivolto ad una clientela più esigente.
Quando si prende una decisione operativa, serve sapere non solo l’ultimo prezzo, ma le migliori proposte in acquisto e in vendita.
Se il nostro broker è in grado di offrirci il “book“, cioè le prime 5 proposte in acquisto e le prime 5 proposte in vendita con la segnalazioni oltre che dei prezzi anche delle quantità, questo sarà davvero un bel servizio che ci potrà aiutare a spuntare un prezzo migliore in fase di compravendita.
Chi è abituato a guardare i grafici di borsa è bene che si informi se il broker li mette a disposizione in formato storico ed in formato intraday. Se ci si abitua non se ne può più fare a meno!
Oggi i principali broker mettono anche a disposizione dei “tool professionali“, cioè delle schermate con quotazioni, grafici, news ed allarmi, identiche a quelle usate dai professionisti della finanza. Il canone diventa, in questo caso, alto.
Insomma, se siamo più furbi, invece di lasciarci trasportare dalle belle o stravaganti immagini, guardiamo le variabili che più ci interessano. Prima le commissioni, anche perché è su tale variabile che i broker on line si fanno maggiore concorrenza.
Subito dopo, però, dobbiamo guardare i servizi offerti, che è poi il valore aggiunto, ed i rispettivi costi.
Come informarci?
Prima diamo uno sguardo alle schede preparate qui ed alle opinioni espresse in merito dagli altri utenti. Poi cercheremo maggiori dettagli sui siti ufficiali del servizio scelto ed infine, sarà buona norma chiamare il numero verde del broker e chiedere gli ulteriori chiarimenti del caso.