Tutti conosciamo i mutui, chi li richiede per l’acquisto o per ristrutturare una casa e chi per investire in una nuova attività commerciale.
Un mutuo è un finanziamento concesso da un’istituto di credito o da una banca in favore di soggetti che necessitano di denaro per vari scopi.
Le banche e gli istituti di credito, per concedere un mutuo, vogliono delle garanzie specifiche affinchè i soldi finanziati gli vengano restituiti.
Le garanzie richieste di solito per ottenere dei mutui sono reali e reddituali, le prime rappresentano un bene specifico, ad esempio la casa per cui si richiede il finanziamento, le seconde sono i redditi effettivi percepiti dalla persona che necessita di denaro.
La durata dei mutui varia a seconda delle necessità del richiedente, soprattutto in relazione all’entità del denaro richiesto a prestito, di solito varia in media dai 5 ai 30 anni, ma si possono ottenere prestiti anche con una durata che arriva fino a 40 anni o per periodi più brevi di 5 anni.
Quando si richiede un mutuo per l’acquisto di un’immobile, come una casa ad esempio, viene concesso dalle banche fino all’80% del valore di ciò che si vuole acquistare, logicamente se il reddito percepito dal richiedente è adeguato a poter ripagare la rata di rimborso periodica.
- La Rata del Mutuo
- Piano di rimborso o ammortamento del mutuo
- Tipologie di mutuo
- Tasso di interesse
Indice contenuto
La rata del Mutuo
La rata rappresenta l’importo di denaro che deve essere rimborsato ad ogni scadenza all’istituto che ha erogato il mutuo.
La rata è composta di due parti: l’ammontare di denaro da restituire all’ente creditizio e gli interessi maturati.
=> Rata = Parte del capitale + Interessi
La rata di rimborso del mutuo deve essere pagata a scadenze determinate, possono esserci rimborsi mensili, trimestrali o semestrali.
Se il debitore salta il pagamento della rata ad una scadenza su questa, oltre ai normali interessi calcolati, verranno aggiunti gli interessi di mora, quindi l’importo dovuto diventerà maggiore della normale rata.
Un altro aspetto molto importante da prendere in considerazione è uno strumento a disposizione degli enti creditizi, infatti, se il debitore ritarda il pagamento per sette volte lungo la durata del rimborso, l’istituto può richiedere la risoluzione del contratto.
Bisogna sottolineare che il ritardo nel pagamento non significa un ritardo di uno o due giorni, bensì un ritardo che va dai 30 ai 180 giorni dopo la scadenza della rata.
Piano di rimborso o ammortamento del mutuo
Il piano di rimborso o ammortamento è il sistema con cui viene ripagato il mutuo concesso, esistono vari tipi di piani di rimborso a seconda delle caratteristiche con cui il finanziamento è strutturato.
Il piano di rimborso che di solito è usato è il piano di ammortamento alla francese, questo prevede delle rate di rimborso costanti con un piano di rimborso di tipo graduale. La rata è formata da due parti, il capitale che viene rimborsato e gli interessi pagati, il piano di ammortamento alla francese prevede che le prime rate ripagate siano costituite in gran parte dall’ammontare degli interessi, via via che passa il tempo quest’ultimo diminuisce e aumenta la parte della rata costituita dalla quota capitale di rimborso.
Altri tipi di piani di rimborso sono quelli a rata fissa e durata variabile o a rata variabile.
Per maggiori informazioni sui piani di ammortamento si può visitare l’apposita sezione dedicata ai piani di rimborso.
Tipologie di mutuo
I tipi di mutuo che si possono incontrare richiedendo denaro in prestito dipendono dalle caratteristiche degli elementi che specificano un prestito, e cioè:
- la durata del finanziamento;
- il tasso di interesse;
- la rata.
Durata
La durata del mutuo è il periodo di tempo in cui si dovrà rimborsare il mutuo, la durata varia in base all’entità del denaro richiesto o dalle esigenze di chi lo richiede.
Un passo importante da ricordare quando si richiede un mutuo è che il detto “il tempo è denaro” non potrebbe essere più giusto, infatti, più tempo passa e più interesse si pagano, quindi, sarebbe bene scegliere un periodo di tempo che sia un punto di incontro fra entità da pagare e durata del rimborso.
Tasso di interesse
Il tasso di interesse è effettivamente il prezzo che si paga alla banca per ottenere in cambio denaro.
Il tasso di interesse può essere di diverso tipo:
- tasso di interesse fisso;
- tasso di interesse variabile.
Il tasso di interesse fisso è quello che non varia nel tempo, ad esempio, se abbiamo un tasso d’interesse fisso al 5% ciò significa che pagheremo sempre il 5% per tutta la durata del rimborso del mutuo.
I mutui a tasso fisso prevedono il pagamento dell’ammontare degli interessi calcolato sempre in base allo stesso tasso contrattuale.
Il tasso di interesse variabile è, invece, quello legato a un determinato indice che varia nel tempo, come ad esempio il tasso EURIBORi, ed in base alle sue fluttuazioni varia nel tempo.
I mutui a tasso variabile sono suscettibili di vedere variare l’ammontare degli interessi che si pagano ad ogni rata in base all’oscillazione dell’indice di riferimento, questo significa che può sia aumentare che diminuire.
Rata
La rata del mutuo è l’ammontare che si paga ogni periodo prestabilito, di solito si parla di rimborsi mensili o semestrali.
La rata del mutuo può essere anticipata o posticipata, variabile o costante, ciò fa si che ci siano diverse tipologie di piani di ammortamento per il rimborso del mutuo.
La rata anticipata è quella che viene pagata all’inizio del periodo di riferimento, mentre la rata posticipata è quella che viene rimborsata alla fine del periodo di riferimento.
La rata costante è quella che ha lo stesso ammontare per tutta la durata del mutuo, mentre la rata variabile è quella in cui l’ammontare cambia durante il rimborso del mutuo.
Una cosa da tenere a mente è che la rata non c’entra nulla con il tasso, si possono avere mutui a tasso variabile con rate fisse e mutui con tasso fisso e rata variabile.
La combinazione delle varie tipologie di rate determina il piano di ammortamento che si sottoscrive.
I tipi di contratti di mutuo che si possono incontrare sono:
- contratto a tasso fisso: quando il tasso di interesse non varia per tutta la durata del prestito;
- contratto a tasso variabile: quando il tasso di interesse varia in base a determinati indici di riferimento durante il rimborso del prestito;
- contratto misto: quando il tasso di interesse è fisso in determinati periodi di rimborso e poi variabile negli altri;
- contratto con tasso di ingresso: quando per un determinato periodo iniziale il tasso per il pagamento degli interessi è ridotto, dopo questo viene applicato il tasso sottoscritto nel contratto, fisso o variabile che sia.
Tasso di interesse
Il tasso di interesse è la stessa identica cosa del prezzo che si sostiene acquistando un determinato bene, riguardo ai mutui per avere denaro bisogna sostenere il costo di questa operazione: pagare gli interessi.
Gli interessi vengono calcolati in base all’ammontare di denaro preso a prestito, all’unità di tempo e al saggio di interesse (la percentuale del tasso).
Quando si parla di 4 o 5% si fa riferimento al tasso di interesse, cioè alla percentuale che viene applicata per calcolare gli interessi, maggiore è il saggio di interesse maggiore saranno gli interessi pagati.
Quando una banca applica il tasso di interesse per i mutui, in genere, il periodo di tempo che viene preso a rifermento come unità di tempo è l’anno.
Il tasso di interesse ha due tipologie:
- tasso di interesse semplice: quando si ha una struttura piatta del tasso di interesse, cioè non è fruttifero nei periodi successivi; questo tipo di tasso di interesse viene di solito usato per i prestiti di breve periodo;
- tasso di interesse composto: quando il tasso di interesse è fruttifero, cioè quando alla fine del periodo si accumula denaro, si capitalizza; questo tipo di interesse viene di solito usato per i mutui, cioè per i finanziamenti di lunga durata.