Il regime finanziariorappresenta che tipo di regime di interessi viene usato nel calcolo di un montante o di uno sconto.
Definiamo una legge finanziaria ƒ (t) come quella che regola lo scambio di capitali nel tempo.
ƒ (t) può essere riferita a u (t) o v (t), questa funzione dipende da t, cioè dal tempo, bisogna, quindi, fissare una regola di calcolo che ci permette di dire quanto sarà il fattore di montante fra t tempo avendo investito una somma S al tempo 0.
Interesse è uguale al Montante meno la Somma iniziale, cioè:
I = M – S
si può anche scrivere che
I = S ? t
In questo caso ho stabilito una regola generale riguardo agli interessi, ho cioè fissato un Regime Finanziario.
Da questa regola si vede che gli interessi sono proporzionali a S e dipendono dalla durata dell’invetimento (t) e da ?. ? è un termine molto importante perchè, a parità di S e di t, ci dice come varia l’interesse, quindi, ? rappresenta il fattore di proporzionalità.
Il Regime Finanziario è rappresentato dalla formula generale:
it = ?t
con u(t) = 1 + it.
Guardando al regime finanziario appena definito possiamo dire che:
- gli interessi variano in funzione al tempo;
- siamo in un regime finanziario di interesse semplice.
Immaginiamo un periodo t=1, in questo caso avremo:
i1 = ? 1
si può dire, quindi, che:
? = i
cioè il tasso periodale di una unità di tempo è uguale ad ?. Da questo ne deriva che:
it = i1 t
in cui i1 è il tasso annuo di interesse.
Se fissiamo i = 10% si avrà che:
quindi, fissando il valore del tasso di interesse sono in grado di applicare la formula; se avessi i = 0,05 = 5% si avrebbe nel terzo periodo:
i3 = 0,05 x 3
Il regime finanziario, graficamente, è rappresentato dalle infinite rette sugli assi cartesiani, nel momento che fisso il tasso di interesse vado a scegliere una retta ben precisa.
Per quanto riguarda il contratto finanziario u (t) bisogna:
- definire il regime finanziario;
- definire il tasso di interesse i.
Abbiamo già definito il regime finanziario degli interessi semplici:
it = i x t
quindi, riamane da definire il tasso di interesse per avere tutti i dati:
ut = 1 + it = 1 + (i x t)
da questa otteniamo il montante nel periodo t:
M = S x ut = S(1 + it)
per avere l’intensità di interesse:
it /t = it / t = i
per l’intensità istantanea d’interesse, invece:
?t = u’(t) / u(t) = i / (1 + it)
?t dipende dal tasso di interesse, quindi, ogni interesse ha un’intensità istantanea diversa.
?t dipende dalla durata, cioè se applichiamo un regime finanziario di interessi semplici, l’intensità istantanea varia al variare del tempo:
se t = 1 => i / (1 + i)
se t = 2 => i / (1 + 2i)
Se ho un capitale C da investire, per la durata t al tasso di interesse annuo i, si avrà:
I = C x i x t
M = C (1 + it)
con 1 + it rappresenta il fattore di montante, graficamente si avrà:
La durata dell’investimento, spesso, è inferiore all’anno, di conseguenza viene espresso in mesi o in giorni, anche in questo caso la formula non cambia:
I = C i (m/12)
I = C i (g/365)
u (t+1) – u (t) = [1 + i (t + 1)] – (1 + it) = i
La particolarità del regime finanziario di interesse semplice è che qualsiasi anno viene osservato, durante il singolo periodo si ha la produzione del tasso di interesse effettivo.
Esempio:
Se ho un finanziamento con un tasso del 5% della durata di 3 anni, allora, so già che ogni anno avrò un tasso di interesse del 5%.
Questa caratteristica del regime finanziario di interesse semplice non si riscontra, invece, nel regime finanziario di interesse composto.
Nel regime finanziario di interesse semplice è presente, quindi, un’ipotesi molto importante:
se ho i=10% e investo 1 nel periodo t=0, allora:
in t=1 avrò un montante pari a 1,10
in t=2 avrò un montante pari a 1 + (0,10×2)
in t=3 avrò un montante pari a 1 + (0,10×3)
cioè, l’ipotesi è che se investo per un anno, per due o per tre, il tasso di interesse é sempre il 10% per ogni periodo; il tasso non cambia con il passare del tempo, si ha: una struttura piatta del piano di interesse (interessi costanti)
Nell’ipotesi che il tasso di interesse vari nei diversi periodi avremo che il cambia la formula generale u(t) = 1 + it, poich´ i tassi nei diversi periodi variano. In questo caso la formula generale diventa:
u(t) = 1 + ?n s=1 i(s) t(s)
cioé 1 +( i1 t1 + i2 t2 + … + in tn )